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Anno edizione: 2012
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Gli amanti della corrente Fusion del Jazz dovrebbero proprio prendere in considerazione questo disco di Jim Beard. Gli undici brani del lavoro, tutti a firma del valido pianista e tastierista, dimostrano la sua versatilità nel comporre, arrangiare e produrre. In netto risalto alcuni fra i principali musicisti della scena jazz-fusion del periodo: Michael Brecker al sax tenore in "Camieff" e "Baker's Annex", l'impareggiabile Wayne Shorter al sax soprano in "Parsley Trees" e "Holodeck Waltz", Toots Thielemans all'armonica nella tenera "Diana", il chitarrista e co-produttore Jon Herington nella title-track. Nonostante un sapore ancora un po' anni '80 nel suono della batteria, l'album è complessivamente godibile e ben realizzato; e il lavoro di Beard (non a caso scelto da Pat Metheny per il tour di "Secret Story") merita attenzione, soprattutto per il suo impiego dei sintetizzatori e la sua sobrietà pianistica.
Recensioni
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