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L’impulso alla politicizzazione della magistratura fu opera della corrente di Magistratura democratica, un vero e proprio organismo politico schieratosi sul fronte del movimento operaio. Avendo perduto consensi per questa scelta di campo, Magistratura democratica ha abbandonato l’iniziale ispirazione scopertamente politica, recuperando così l’adesione di numerosi colleghi. Oggi la teorizzazione della giurisdizione (ossia della giustizia) come funzione politica è propria dei partiti del Centro-destra, che, sulla scorta di tale dottrina, intendono instaurare, sulla giurisdizione, un controllo politico. Questa è la tesi del libro, argomentata nel contesto delle vicende della magistratura italiana nel Ventesimo Secolo. Il saggio prende le mosse da un’inchiesta di Romano Ricciotti, intitolata “Mappa della magistratura italiana”, pubblicata con lo pseudonimo di Giulio Vegri, nel 1971, sul Roma di Napoli, quando ne era direttore Piero Buscaroli.
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