Spielberg ti odio
di Matteo Maffucci
Perché il passato è sempre più bello del presente? Perché le cose, quando accadono, non sono mai come ce le saremmo aspettate? È questo che si chiede Filippo da quando, dopo avere lasciato la sua fidanzata Elisa per non sentirsi troppo legato, si è ritrovato solo per davvero. In mancanza di alternative, Filippo sceglie un altro coinquilino, un cane di dieci anni, alter ego peloso e silenzioso che asseconda scodinzolando i suoi paterni d'amore con la tranquillità di un vecchio saggio. Ovviamente, Filippo si è già pentito della rottura con Elisa, vuole riaverla a ogni costo e la sua mancanza lo induce a ripensare meticolosamente a tutto quello che è successo. Filippo lavora part-time in una videoteca semideserta dove per ammazzare il tempo guarda a ripetizione i film di Steven Spielberg, capro espiatorio assoluto del suo malessere, vate crudele del tormentoso consumarsi delle sue giornate.)
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