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Yehoshua è un grande scrittore e questo è un bellissimo libro in cui si trattano con profondità e una buona dose di ironia diversi temi:il rapporto arabi ebrei,i rapporti familiari(molto tenero il rapporto ricco di complicità fra i due anziani coniugi),le diverse sensibilità del mondo accademico.Non manca l'interesse a scoprire il grande segreto della storia.
Un romanzo dal ritmo lento e senza colpi di scena che non rende agevole la lettura, resa ancora più difficoltosa dalle numerose frasi in arabo delle quali occorre leggere la relativa traduzione in nota. L'ho letto con una certa fatica riconoscendo, tuttavia, la grandezza e l'elevato spessore culturale dell'autore.
Ho letto quasi tutti i libri di questo autore, " La sposa liberata" è bellissimo. Ho scoperto questo autore da meno di un anno e con molta tristezza mi appresto a finire di leggere , esaminare , analizzare la sua opera. Ogni libro è diverso dagli altri, originale,affascinante nell'evoluzione della trama costruita intorno ai personaggi, ai loro pensieri, inquietudini. Yehoshua indaga magistralmente l'animo umano,anzi più che essere l'autore ad indagare il personaggio è lo stesso che si indaga ed esterna i suoi pensieri e si muove e si barcamena alla meglio tra difficoltà e cerca di venirne fuori. Lo sfondo è il mondo israeliano ed arabo. Due mondi diversi ma che si squadrano,si esaminano curiosi, a volte diffidenti, che cercano di tendersi la mano, o almeno noi lettori incrociamo le dita e quando Yehoshua fa incontrare amichevolmente i due mondi ne siamo felici perchè solo nella condivisione pacifica potrà nascere una pace solida e duratura tra due mondi non incompatibili.Amo il modo di farci intravedere il mondo arabo di Yehoshua, lo fa con amore e rispetto. In questo libro riporta frasi in arabo:bravo Yehoshua!. In questo libro si dibattono due enigmi : uno privato ed uno storico. Il linguaggio è snello, scorrevole e mai, mai tedioso.
Recensioni
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Un matrimonio può finire per molti motivi, ma Yohanan Rivlin, professore di storia mediorientale a Haifa, è convinto che a causare il divorzio del figlio Ofer sia stato un segreto nascosto. Da quando la moglie, Galia, lo ha ripudiato, sono passati cinque anni e Ofer non ha ancora superato il trauma. Cosa lo tiene incatenato a lei, cosa genera tanta sofferenza?
Ignorando la calma e la razionalità della moglie Haghit, giudice distrettuale, Rivlin si macera nell'ansia, incapace di sopportare l'infelicità del figlio. E quando scopre che il padre di Galia è morto improvvisamente, ne approfitta per riannodare i legami con la famiglia dell'ex nuora. Iniziano così le sue visite, e le sue indagini, nell'albergo di proprietà del defunto, a Gerusalemme, dove l'altra figlia, Tehila, comanda adesso con piglio manageriale. Visite e indagini di cui Haghit e Ofer non devono sapere nulla.Ma il professore ebreo non riuscirà a risolvere il mistero da solo, e gli arabi, temuti e amati, arriveranno ad aiutarlo. Oggetto dei suoi studi, gli arabi assumono per Rivlin la funzione di catalizzatori: accelerano gli eventi. Così Rashed, il messaggero-autista, e Fuad, il capocameriere-poeta, s'incaricano di rendere giustizia al povero Ofer, che né la Storia né il Diritto, né Rivlin né Haghit, possono aiutare.Ambientato tra il 1998 e il 1999, quando ancora erano vive le speranze di pace, e l'Autonomia palestinese compiva i primi passi in Cisgiordania, La sposa liberata è un'allegoria potente del destino di due popoli sempre in guerra, e conferma ancora una volta la maestria narrativa e poetica di Abraham Yehoshua, ponendolo tra i maggiori scrittori della letteratura mondiale.
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