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Anno edizione: 2023
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Libro presentato da Sandra Petrignani nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2024.L’anti-Gattopardo del XXI secolo. Un ritratto impietoso della mediocrità che ci circonda. Una storia di vizi irrefrenabili e desideri mai repressi, in una Sicilia che è specchio di tutti i nostri peggiori difetti e delle nostre migliori ambizioni.
Palermo, anni Duemila. Costanza Redondo di Cosseria, principessa sontuosamente mediocre, è oggetto di misteriosi messaggi e puzzle ingiuriosi che compaiono sui muri della città e ne mettono in discussione la moralità sessuale. Si mette allora in cerca degli autori delle offese, accompagnata da figure non meno risibili, tuttavia certe di brillare come lei in un malinteso ombelico del mondo. Tra loro, Vittoria, stentata dama letteraria, intenta a compilare un insignificante seguito del Gattopardo; un monsignore aspirante artista d'avanguardia in cerca di un antico allievo scomparso; Blanche, fanciulla francese, che sembra ritrovare in Sicilia il proprio zenit erotico. Tutto ciò in attesa dell’avvento del memorabile Sergio “Brando” Sucato, dell’irreale amica del tempo del liceo Fulvia Anello, del pierre cocainomane Barraco, della mafiosa dalle lunghe gambe Penny Capizzi. Sullo sfondo, una città in cui le pizzerie cambiano continuamente nome per nascondere l’abisso e il carro glamour del Festino di santa Rosalia viene assaltato. Unica voce critica nel deserto, Carlo, barone e cugino di Costanza, che prova comunque a restituirle inutilmente una coscienza storica. Ma si arrenderà e morirà suicida. Un romanzo dal forte sapore etico, il cui bersaglio manifesto è la mediocrità come unico vero talento possibile, vincente nella società in cui viviamo.
Proposto da Sandra Petrignani al Premio Strega 2024 con la seguente motivazione: «La passione letteraria di Fulvio Abbate è anche spesso passione civile. In questo “Stemma” che si presenta programmaticamente come una sorta di anti-Gattopardo, la scena è naturalmente la Sicilia, in particolare Palermo, l’epoca: i nostri giorni. Vi si muovono molti personaggi appassionanti e non solo caricaturali. [...] Dicevo dell’anti-Gattopardo, libro che tutti abbiamo amato, ma non certo per l’uso e l’abuso che ne viene fatto da certi scrittori siciliani comodamente sistemati nella sua ombra. In questo senso è interessante che il romanzo di Fulvio Abbate custodisca una (amara) riflessione sui luoghi comuni e la retorica cresciuti intorno a un topos letterario tra i più accreditati dal “turismo” letterario nazionale, quello che guarda la Sicilia – e segnatamente Palermo – come luogo narrativamente “magico”, costituendo un genere imperdibile, di sicuro impatto ben oltre le sue qualità, e che rende quindi la letteratura nient’altro che folclore. La forza di questa critica all’interno di un’opera sapientemente costruita dal punto di vista narrativo, mi fa ritenere “Lo Stemma” un ottimo candidato al Premio Strega 2024.»
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