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La storia del Canada, a tratti sorprendente, riesce a liberarsi abbastanza bene dalle pagine del Bruti Liberati. Vi truovo una partecipazione sentita agli eventi che vi si narravano ma una indulgenza particolare (nella seconda parte) per i rapporti che riguardano il Canada internazionale, che si apre alla scena europea, quel Canada capofila delle nazioni del commewealth e poi della Nato ma poco più che accenni agli importantissimi aspetti di politica interna. In effetti si spiega sommariamente il problema del bilinguismo e del biculturalismo che poi è la più grande realizzazione "politica" del Paese nordamericano. Avrei insistito maggiormente su quell'aspetto.
Un libro molto ben fatto, veramente completo sulla storia del grande paese americano, un'alternativa continentale agli Stati Uniti.
Recensioni
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scheda di Gervasoni, M. L'Indice del 2000, n. 05
Per quanto possa apparire curioso, fino a oggi l'editoria italiana non aveva ancora offerto una storia del Canada che dalle origini conducesse ai nostri giorni. Quel paese, di non secondaria importanza anche per la storia diplomatica del nostro secolo e dell'Europa, indubbiamente riscuote minor interesse del vicino statunitense e dell'America Latina. Questo forse in ragione della sua stabilit… politica di fondo, intervallata di tanto in tanto da spinte separatiste, lette in Europa e in Italia con lenti non proprio focalizzate sui principali problemi. Come che sia, finalmente si dispone oggi di una storia del Canada. Secondo le pi— aggiornate tendenze degli studi canadesi, Codignola traccia il profilo del Canada a partire dalle conquiste coloniali tenendo conto dell'apporto dei nativi. I protagonisti del XVI e del XVII secolo sono, oltre naturalmente ai francesi, le Cinque Nazioni Indiane. Dopo un'indagine sulle motivazioni che conducevano i coloni a recarsi in quella che allora si chiamava Nuova Francia (e che occupava una parte del territorio dell'attuale Qu‚bec e dell'attuale Ontario, con punte verso il nord e verso le praterie), e dopo uno spaccato della vita sociale e culturale dell'insediamento colonico, si passa al momento pi— vivo, quello della guerra tra Francia e Inghilterra nel XVIII secolo. Essa si concluse, come si sa, con la vittoria degli inglesi, e la "Nuova Francia" divent• parte delle colonie britanniche. Ma l'insediamento francofono era troppo radicato, e da qui inizi• una storia di contrasti ancora oggi non sedati. Di fronte alle offerte dei ribelli americani di entrare a far parte della costituenda nazione, l'Ontario divent• il rifugio dei lealisti britannici (Toronto venne fondata da loro). Quando, nel 1867, Mac Donald port• alla costituzione della Confederazione, inizi• la storia del Canada moderno. Una storia la cui carta d'identit… consiste nell'intreccio di etnie differenti. L'identit… vittoriana, anglosassone e protestante, assai forte in Ontario, si confronta con quella francofona e cattolico-romana del Qu‚bec. La Confederazione accoglie poi a braccia aperte i flussi migratori, necessari per riempire le vaste lande di un paese ancora poco popolato: si tratta di genti interne al Commonwealth (soprattutto indiani), ma anche esterne (ucraini e scandinavi nelle praterie), oltre che cinesi e giapponesi (nell'Ovest). Sono anche gli anni della conquista della frontiera occidentale e della costruzione della Canadian Pacific Railway, che riesce nonostante tutto a unificare un paese immenso. Luigi Bruti Liberati illustra questa storia, assieme alle vicende del difficile federalismo canadese e degli impulsi separatisti, provenienti non solo dal Qu‚bec. Grande spazio Š accordato poi alla politica estera canadese, il cui rilievo nella storia del nostro secolo Š di primaria importanza. Senza dimenticare, alla fine del volume, un profilo storico dell'immigrazione italiana in Canada, di prominente ruolo soprattutto a Toronto.
Marco Gervason
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