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Dario Sacchini, medico bioeticista dell`Universita' Cattolica, e Cesare Cavoni, giornalista specializzato in problemi di bioetica dimostrano come l`uso della nota pillola RU 486, che consente l`aborto senza alcun tipo di intervento chirurgico, risponda ad una mentalita' e ad una cultura sempre meno attente al valore della persona umana. L`introduzione di questo farmaco, che avvenne in Francia durante gli anni `80 del secolo scorso, fu giustificata, soprattutto a livello mediatico, adducendo le motivazioni tradizionalmente care ai sostenitori dell`aborto, che spesso hanno fatto perno sugli argomenti della salute della donna e del suo insindacabile diritto di scelta in materia di procreazione. I due autori documentano in queste pagine gli aspetti controversi della pillola abortiva, soprattutto per quanto riguarda la sua pericolosita' sotto il profilo fisico e clinico.
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