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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2019
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L’esistenza, Tom, quella è la più grande prigionia di tutte. Siamo costretti a scontrarci con persone, fatti e luoghi contro i quali non possiamo fare nulla. \n Sicuramente la lettura di questo metaromanzo (che affronta la tematica del libero arbitrio, a me molto cara)mi ha lasciato addosso una serie di emozioni che fatico a descrivere, e che mi porterò dietro per un bel po' di tempo.\nHo veramente adorato ogni momento, a partire dai primi capitoli (il primo specialmente l'ho letto più di una volta solo perché mi piaceva). Inizialmente sembrano quasi scollegati da tutto il resto, ma alla fine si capisce che nulla è lasciato al caso. Ho avuto la percezione che da parte dell'autore ci fosse una sorta di visione d'insieme sin dalla stesura delle prime righe.\nLa prosa è incredibile, le descrizioni sono concise, mai prolisse, talmente ben scritte da sembrare quasi delle immagini nitide davanti agli occhi. Nulla da dire neanche riguardo alla caratterizzazione dei personaggi, sono tutti credibili, anche quelli secondari. Il migliore ovviamente è Tom, che non si può non amare. Le domande che si pone ce le facciamo un po' tutti, è impossibile non immedesimarsi. E sono proprio queste domande che lo fanno apparire estremamente umano, una persona a tutti gli effetti, più che un personaggio.\nIn questi momenti mi ha molto ricordato Augusto, il personaggio de La nebbia di Unamuno! Ma del resto ci sono tantissime citazioni, omaggi, e riferimenti di ogni tipo che si evincono anche dai nomi dei personaggi (su tutti quello del protagonista) che non svelo, perché per me è stato anche molto bello e divertente individuarli durante la lettura. E poi il finale. A dir poco sorprendente, con un monologo che difficilmente dimenticherò. \nGiacomo Festi è stato un'interessante scoperta di questo 2017 giunto ormai al termine, uno scrittore che spero possa regalarci ancora tante altre storie.
"L’esistenza, Tom, quella è la più grande prigionia di tutte. Siamo costretti a scontrarci con persone, fatti e luoghi contro i quali non possiamo fare nulla." Sicuramente la lettura di questo metaromanzo (che affronta la tematica del libero arbitrio, a me molto cara)mi ha lasciato addosso una serie di emozioni che fatico a descrivere, e che mi porterò dietro per un bel po' di tempo. Ho veramente adorato ogni momento, a partire dai primi capitoli (il primo specialmente l'ho letto più di una volta solo perché mi piaceva). Inizialmente sembrano quasi scollegati da tutto il resto, ma alla fine si capisce che nulla è lasciato al caso. Ho avuto la percezione che da parte dell'autore ci fosse una sorta di visione d'insieme sin dalla stesura delle prime righe. La prosa è incredibile, le descrizioni sono concise, mai prolisse, talmente ben scritte da sembrare quasi delle immagini nitide davanti agli occhi. Nulla da dire neanche riguardo alla caratterizzazione dei personaggi, sono tutti credibili, anche quelli secondari. Il migliore ovviamente è Tom, che non si può non amare. Le domande che si pone ce le facciamo un po' tutti, è impossibile non immedesimarsi. E sono proprio queste domande che lo fanno apparire estremamente umano, una persona a tutti gli effetti, più che un personaggio. In questi momenti mi ha molto ricordato Augusto, il personaggio de "La nebbia" di Unamuno! Ma del resto ci sono tantissime citazioni, omaggi, e riferimenti di ogni tipo che si evincono anche dai nomi dei personaggi (su tutti quello del protagonista) che non svelo, perché per me è stato anche molto bello e divertente individuarli durante la lettura. E poi il finale. A dir poco sorprendente, con un monologo che difficilmente dimenticherò. Giacomo Festi è stato un'interessante scoperta di questo 2017 giunto ormai al termine, uno scrittore che spero possa regalarci ancora tante altre storie.
Questo libro mi è piaciuto a tal punto che ho iniziato a rileggerlo per la seconda volta, direi che questo basta a convincervi di quanto straordinario sia. È un libro che ti coinvolge e ti lascia incollato alla vicenda fino all'ultima parola. Ti incuriosisce e fa aumentare questa curiosità pian piano, pagina dopo pagina, durante questo fantastico viaggio, come pochi sanno fare. L'autore è spontaneo, simpatico e originale nei minimi particolari, riesce a mescolare svariati generi senza fare confusione. Personalmente l'ho riletto a distanza di un po' di tempo ed è bello vedere come cambia la percezione di un libro man mano che cambiamo anche noi. Poi ragazzi...se l'autore è riuscito a convincermi a rileggere per la seconda volta un suo lavoro...beh..evidentemente merita moltissimo. Dategli una possibilità e non ve ne pentirete ;)
Recensioni
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