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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
un piccolo libro ma ricco di informazioni riguardanti il mondo degli insetti con un rimando a numerosi scrittori e poeti ai quali si può fare riferimento per un approfondimento.
Recensioni
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Scarabei, lucciole, vespe e tanti altri piccoli animali intorno a noi. Un viaggio in un universo che ci circonda e di cui raramente ci accorgiamo.
Nabokov e le farfalle, Maeterlinck e le termiti, Primo Levi e i ragni, Jünger e i coleotteri, Pasolini e le lucciole, Kafka e gli scarafaggi, Faulkner e le zanzare, Deleuze e le zecche: un'esplorazione nell'universo degli insetti guidati da entomologi d'eccezione.
Avete mai visto uno scarabeo rinoceronte lentamente volare al termine del giorno a un metro da terra? Vi siete mai chiesti se potesse in fondo essere una creatura extraterrestre improvvisamente materializzata sul nostro pianeta? Le piccole dimensioni, la difficoltà di osservazione, una istintiva necessità di mantenere una certa distanza di sicurezza fra noi e loro, ci fanno pensare che davvero questi animali stupefacenti appartengano a un mondo lontano.
Guardandoli più da vicino, poi, ci accorgiamo che hanno forme inimmaginabili e vite straordinarie che nei secoli hanno incuriosito artisti e letterati, registi e musicisti. Questa è una delle chiavi di lettura utilizzate da Marco Belpoliti per farci entrare nel mondo fantastico degli insetti, non proprio trasformarci in entomologi, ma per lo meno affascinarci con qualche segreto, o con le citazioni di chi prima di noi ha visto in questo mondo la propria ispirazione artistica.
L’altra chiave è lo studio scientifico, che Belpoliti però ci divulga con semplicità. Nelle sue pagine troviamo citati zoologi, entomologi, etologi di grande prestigio che hanno studiato e poi condiviso le osservazioni sul campo e le tesi analitiche. Scopriamo così che le blatte non hanno subito particolari mutamenti da trecento milioni di anni; le coccinelle sono cannibali e instancabili copulatrici; le luci notturne delle lucciole sono di origine chimica, frutto della luciferina; che Primo Levi soffriva di aracnofobia (sì, avete ragione, qui stiamo divagando perché i ragni non sono veri insetti) ma non aveva tutti i torti; che senza le vespe non avremmo il vino; che le api odorano dalle antenne; che le pulci non sono insetti molto vecchi, esistendo “solo” da sessanta milioni di anni (pochi se si confrontano con altri insetti) e che, come molti parassiti, sono in grande diminuzione…
“Gli zoologi – scrive Belpoliti nell’Introduzione – hanno descritto oltre un milione di specie di animali viventi; di queste, almeno tre quarti sono costituite dagli insetti, tuttavia nel nostro raggio d’azione di umani gli insetti quasi non esistono”. È ora di aprire gli occhi e guardare meglio nei cespugli, sui prati, negli anfratti dei muri, dietro i mobili di casa, per scoprire questo universo sconosciuto che ruota tutto attorno a noi e innamorarcene almeno un po’.
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