L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Promo attive (1)
Tre storie diverse ma unite da un’unica, atavica paura: la donna come «scandalo».
«Una guerra che dai roghi medievali attraversa i secoli fino al #MeToo» – Robinson
«Caterina, Toldina, Isotta e le altre sono eroine dello scandalo, nel significato greco del termine: insidia, ostaolo, inciampo. La pietra dello scandalo, a volte, è pietra d'inciampo»
1616, ducato di Milano e Mantova: Caterina De Medici viene accusata di aver maleficiato il nobile senatore Luigi Melzi. Comincia così, in una sorta di processo privato tutto interno al palazzo milanese, una vicenda che finisce con l’impiccagione e il rogo della strega rea confessa. 1587, Triora, Podesteria della Repubblica di Genova: si apre uno dei più appassionanti processi italiani alle streghe. Trentacinque imputate, tre magistrature e un’inedita ferocia persecutoria. Il procedimento dura tre anni e distrugge un’intera comunità. 1716 Brentonico, Quattro Vicariati: Maria Bertoletti, detta la Toldina, viene accusata di stregoneria, processata nel foro penale laico e condannata al rogo. Oggi, trecento anni dopo, il Comune trentino ha chiesto la riapertura del procedimento. Tre storie ignobili di femminicidi ante litteram che coagulano, nella banalità del male, sesso e morte, giustizia e ingiustizie, poteri e contropoteri, Chiesa e Stati. Tre storie diverse ma unite da un’unica, atavica paura: la donna come «scandalo». Ilaria Simeone indossa i panni di una cronista giudiziaria dell’epoca, consulta gli atti, li racconta udienza dopo udienza, in un crescendo avvincente come un thriller, per mostrare come la macchina della giustizia che condannava al rogo le «eroine dello scandalo» si trasformi, infine, in un gigantesco scorpione che, come nelle leggende di demoni e streghe, contorcendosi infligge la morte a sé stesso.
Indice
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Bel libro, molto interessante. Per chi è interessato al tema delle streghe lo consiglio tantissimo, potrebbe stupirvi positivamente!
Caterina de Medici, Isotta Stella, Maria Bertoletti Toldini. Tre donne in tre diversi luoghi e tre differenti periodi storici accomunate però dalla stessa ingiustizia generata dalla più bieca ignoranza, quella di chi quando si trova davanti ad un evento per lui inspiegabile, anzichè riflettere sui propri dubbi, preferisce distruggere chi glieli ha suscitati. Ilaria Simeone da voce agli atti dell'epoca per ricostruire la storia di queste donne forti e sfortunate, vittime, citando Goya, dei mostri nati dal sonno della ragione.
Molto bello. Storie ben costruite, crude, raccontate da una scrittura molto scorrevole. La prima e l'ultima storia le ho preferite rispetto a quella di mezzo. Impronta storica forte, degna d'essere letta perché poco conosciuta, purtroppo.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Che cosa accomuna Caterina De Medici, Isotta Stella e Maria Bertoletti? Tre donne, tre secoli diversi in tre luoghi diversi. Accusate di stregoneria e torturate dalla Santa Inquisizione sono tre esempi riportati da Ilaria Simeone nel suo saggio intitolato Streghe. Le eroine dello scandalo.
Un testo agile e di rapida consultazione in cui l’autrice, giornalista professionista laureata in filosofia, avvia una vera e propria inchiesta, analizzando i dati d’archivio e scavando nelle pieghe della storia. Il risultato è il lento rivelarsi di alcuni personaggi, sia dal punto di vista umano che nella loro esatta collocazione storica, tratto peculiare che fa discostare questo saggio dalla tradizione della saggistica di genere, tendenzialmente astratta.
Non è un libro di fantasia né un romanzo storico, gli avvenimenti narrati sono autentici fin nel dettaglio più crudo. L’obiettivo è scandalizzare il lettore, come scandalose sono definite le donne protagoniste del libro. L’autrice tiene a precisare che le voci forti e moleste delle cosiddette “streghe” rappresentano un inciampo della giustizia, che mieteva vittime nei roghi perché un semplice sospetto era degenerato in panico sociale.
Femminicidi. Di questo si tratta. Omicidi avvenuti con il benestare di una magistratura che nasconde in antichi documenti vergati a mano tutta la banalità del male. Stragi portate a termine da uomini terribilmente normali che hanno accusato i negletti della società per trovare una risposta davanti alla morte di un infante, alla carestia e all’insorgere di una malattia.
In Streghe il lettore troverà il modo di accostarsi alle pratiche inquisitorie relative alle accuse di stregoneria, sia dal punto di vista delle imputate sia da quello più insolito del magistrato. Attraverso la descrizione delle fisionomie dei protagonisti, quella dei loro legami sociali e affettivi e quella del loro carattere, la narrazione degli eventi si fa scorrevole, a tratti incalzante, come difficilmente ci si aspetterebbe da un saggio che tratta un argomento così greve.
Ilaria Simeone afferma che “il male, quando è banale, sparisce, repentino e inosservato, nelle pieghe della storia” ed è per questo che le vite di Caterina, Isotta, Maria non vanno dimenticate.
Recensione di Elisa Bassani
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore