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«Non c’è niente di particolarmente ostile nell’aspetto di un paio di sci. Nessuno, guardandoli, immaginerebbe le insidie che vi si annidano. Ma un attimo prima sei lì che li stai mettendo ai piedi, girandoti per assicurarti con un sorriso che i tuoi amici ti stiano guardando, e l’attimo dopo stai rovinosamente tuffando la testa dentro un ammasso di neve.»
Se tutti conoscono Arthur Conan Doyle come il geniale creatore di Sherlock Holmes, ben pochi sanno che ha contribuito a rendere popolare lo sci in Europa sul finire dell'Ottocento. Lo scrittore scozzese è stato infatti uno dei primi a sperimentare gioie e dolori di questo sport invernale durante il suo soggiorno sulle Alpi svizzere, come racconta in uno spassoso articolo uscito nel 1894 sullo Strand Magazine e rimasto finora inedito in Italia. Fatto curioso è che l'anno prima Conan Doyle avesse scelto proprio le Alpi svizzere, e in particolare la cittadina di Meiringen nell'Oberland bernese, per "uccidere" Sherlock Holmes in "The final Problem", la ventiseiesima avventura del celebre detective di Baker Street.L'articolo è stato aggiunto al carrello
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