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Variazione sui temi del Macbeth, noir urbano, commedia delle periferie: il romanzo di Marilù Oliva è tutto questo e molto di più.
In un condominio popolare di via Damasco, a Bologna, tre ultrasettantenni regnano in contrastate. Sono l'astuta Wilma, la tirchia Mafalda e la golosa Nunzia. Imperfette e segnate da vite altrettanto imperfette – liti e meschinità, malattie proprie o di parenti, la difficoltà di far quadrare i conti – l'aspetto peggiore della loro quotidianità è probabilmente Carmela, l'inquilina del secondo piano, rumorosa e cafona. Una spina nel fianco che si aggiunge alle mille grane di sempre: un marito con l'Alzheimer, nipoti viziati, una figlia satanista e un figlio perduto. Purtroppo, quando la vita aggiunge ogni giorno un nuovo piccolo peso al fardello che ti porti sulle spalle, perdere l'equilibrio è un attimo. E in quell'attimo prendi in mano i fili del destino e ti accorgi che anche tu hai il potere di tirarli con decisione. O forse di tagliarli come le Parche. Variazione sui temi del Macbeth, noir urbano, commedia delle periferie: il romanzo di Marilù Oliva è tutto questo e molto di più. È una storia irresistibile che parla delle nostre convivenze difficili, delle nostre umanità confuse, dello scontro tra volontà e destino. Della vita che passa e che lasciamo indietro, e del prezzo da pagare per riprendercene almeno un po'.
Wilma, Nunzia e Mafalda sono tre anziane amiche e vicine di casa in un condominio di case popolari, che tutte le settimane si trovano a casa dell'una o dell'altra a giocare a carte. E durante queste partite, si aggiornano sulle rispettive vite e sui pettegolezzi di condominio. Sono tre macchiette queste Sultane, che nella loro quotidianità hanno ancora delle fisse e dei desideri nascosti. Ma,sotto sotto, non sono altro che delle persone sole ed emarginate dalla società che le considera inutili soprattutto se, ogni tanto, perdono qualche colpo.
Le sultane è un romanzo inaspettato. Le protagoniste sono tre settantenni, Wilma, Nunzia e Mafalda che vivono in un normalissimo condominio a Bologna. Fin qui tutto bene, voglio dire. Se guardate bene la copertina, noterete qualcosa di strano. Questa non è la storia di tre vecchiette che non sanno cosa fare e impiegano il loro tempo tra chiacchiere, divano e tazze da thè. Eh, no, signori. Siamo al cospetto di tre furie. Tre donne con grandi rimpianti, come è logico quando si arriva a una certa età, che vivono la vita come degne protagoniste della loro storia. Anche se questa non è così morale e perfetta come vuole sembrare. Nel condominio, c’è anche Carmela. Lei è giovane, siciliana, bella e anche un tantino volgare. Il problema è che la signorina fa troppo baccano, e soprattutto Wilma non la sopporta più. Ho amato lo stile dell’autrice. Questa sua capacità di unire tanti generi diversi all’interno di una commedia che è ovviamente nera e che fa ridere e riflettere. Il modo di scrivere è scorrevole, immediato, ma molto intenso. È capace di dare vita a tre protagoniste non facili, tre donne di una certa età che sono piene di rimpianti e che conducono una vita che non gli piace, rinchiuse nella gabbia della loro quotidianità. Eppure riesce a farle risultare donne sotto tutti i punti di vista, nemmeno tanto deboli. Ironia, eleganza, sarcasmo. Non troverete nulla di pesante in questo libro, anche se le azioni delle protagoniste sono crude e feroci talvolta. Ma tutto è smorzato da una leggerezza di fondo che non annoia. Sapete perchè ho amato questa storia? Perchè è pazza. È una melodia stonata. E ti fa riflettere parecchio sul concetto che i vecchi dovrebbero essere persone rassicuranti e rappresentare “casa”. Beh, avete sbagliato palazzo se pensate che in questa storia troverete una qualche forma di conforto. I vecchi si prendono la loro rivincita. E, a dirla tutta, la fanno pure franca. Chapeau.
Una commedia dai toni noir o un noir ammantato di commedia, questo “Le sultane” di Marilù Oliva, rieditato da Solferino editori. Tre protagoniste ultrasettantenni, ognuna con un vissuto di sofferenze alle spalle, ognuna con una realtà difficile da accettare. Insieme sono forza e restano forza anche questa diventa disruttrice e un po’ per caso un po’ per volontà, le tre amiche saranno al centro di una torbida storia noir. Il volume è arricchito da un capitolo ulteriore rispetto alla precedente edizione, scritto in occasione del Festivaletteratura di Mantova 2021 che ancora una volta vede due delle tre amiche al centro di un caso di cronaca che però le renderà eroine del mondo degli anziani.
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