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Un romanzo che ci racconta di una pagina di storia abbastanza sconosciuta: la guerra per l’indipendenza del Bangladesh. Lo scontro tra fede e laicità, tra tradizione e modernità. Un libro piacevole dal finale drammatico.
Libro molto bello e interessante e che affronta tanti temi importanti. Io non sapevo molto sulla guerra Bangladesh-Pakistan, con questo libro ho capito varie cose, sia degli aspetti politici che di quelli umani (come per esemio il dramma delle donne violentate, alcune delle quali hanno poi abortito). La cosa più profonda è comunque il legame fra i due fratelli Maya e Sohail, e di come questo cambi in seguito alla guerra e all'avvicinamento di Sohail alla religione. Il finale relativamente "ottimista" vuole farci sperare in una riconciliazione, ma onestamente non so quanto realistico sia. Comunque un libro che certamente vale la pena di leggere.
Raramente torno così presto sul libro di uno scrittore/scrittrice che ho apprezzato di recente. Questo è un atteggiamento che riservo soltanto a pochi eletti, ma con la Anam non ho potuto farne a meno. Ho letto il suo primo romanzo poche settimane fa e mi è rimasto nel cuore. Più ci penso, più lo trovo bello; è come se le emozioni si fossero sedimentate poco per volta, maturando a distanza di tempo. Ho subito abbandonato 'L'amica geniale', per dedicarmi a 'Il suono del respiro e della preghiera' e so di non aver sbagliato. Lo stile è pacato, introspettivo e descrittivo allo stesso tempo, i personaggi sono molto umani, controversi. Al centro del racconto questa volta il rapporto tra la sorella, Maya, e il fratello, Sohail, che la guerra e un peccato inconfessabile hanno allontanato, con grande dolore per entrambi. Molto risalto è dato all'aspetto religioso nelle sue sfaccettature più estreme, il fondamentalismo inteso come unico baluardo contro la paura di perdersi per sprofondare in un abisso senza ritorno. Al Libro Sohail, essere 'per metà uomo e per metà spirito', si apre perché riesce a farlo sentire buono nel momento più buio della sua vita, Maya invece, in virtù della sua maggiore concretezza, proverà sempre un certo sospetto nei confronti di una fede tanto totalizzante da cambiare l'essenza della persona che, oltre alla madre, ha amato di più nel corso della propria vita. Un libro complesso che fa riflettere, seppur con la massima delicatezza, su temi tanto attuali quanto il fondamentalismo religioso, il difficile ruolo femminile in paesi a noi molto lontani per tradizioni e mentalità, i difficili equilibri familiari e l'impossibilità di conciliare una fede di tale portata con l'amore per la famiglia. Bravissima questa scrittrice anche con il suo secondo romanzo che, come già detto, raccomando a chi ama la scrittura e le tematiche affrontate da il più conosciuto e apprezzato Hosseini.
Recensioni
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