Superga 1949. Il destino del grande Torino, ultima epopea dell'Italia unita
- EAN: 9788828201946
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Superga 1949. Il destino del grande Torino, ultima epopea dell'Italia unita
Giuseppe Culicchia
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Giuseppe Culicchia ci racconta una pagina della storia italiana che è un inno all'impegno della gioventù e alla lealtà di uno sport che vorremmo più pulito e capace di unire anziché di dividere.
«In tutta l'Italia c'era chi pur non avendo mai potuto mettere piede al "Filadelfia" sognava di vedere e cercava di replicare le incursioni di Grezar e le reti di Ossola, i tackle di Ballarin e i dribbling di Maroso, la grinta di Castigliano e la classe di Menti, per tacere ovviamente delle imprese già leggendarie di Mazzola.» Almeno fino a quella maldetta domenica di maggio di settantant'anni fa quando, dopo una partita amichevole con la squadra del Benfica, l'intera squadra del Torino Calcio salì sul trimotore I-Elce per fare ritorno a casa e finì invece per schiantarsi contro la Basilica di Superga, avvolta nella nebbia. Quella sera scompare una squadra leggendaria, capace di dominare il calcio italiano e di conquistare grande prestigio internazionale. Fu un lutto non solo per i tifosi «granata» e per i torinesi, ma per l'Italia intera. Come racconta Giuseppe Culicchia in queste pagine emozionanti, il Grande Torino era da tempo al di sopra del tifo campanilistico: un orgoglio per tutti e il simbolo della rinascita di un Paese uscito distrutto dalla guerra. Nella narrazione di quei giorni, del dramma e dei suoi protagonisti, riscopriamo una pagina della nostra storia che è un inno all'impegno della gioventù e alla lealtà di uno sport che vorremmo più pulito e capace di unire anziché di dividere.

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17/06/2019 13:46:39
Recentemente tra articoli, trasmissioni televisive e libri abbiamo rivisto molti momenti legati alla squadra del Torino, alle famiglie dei calciatori e alle loro vite private, alle partire e alle loro vittorie, ma soprattutto all'evento drammatico che ha visto la scomparsa contemporanea di tutti i protagonisti, in quel giorno di settant'anni fa, contro la Basilica di Superga nelle colline torinesi. Giuseppe Cuclicchia ricostruisce molto bene questa storia, privata e collettiva, di sport e di vita, di società e di nazione. Lo fa riprendendo i documenti dell'epoca e ricreando un momento storico ormai sempre più lontano, ma che nella memoria collettiva dei torinesi (e forse anche degli italiani) rimane vivo. Decisamente un bel libro!
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16/06/2019 18:52:11
Pessimo. Delle imprese del Grande Torino ne è pieno il web ed esistono già parecchi libri o documentari al riguardo. L'autore cerca di far passare l'idea di ciò che quella squadra ha rappresentato non solo per i tifosi granata, ma per tutta Italia. Il problema quindi non è cosa racconta, ma come. Pagine di giornali dell'epoca riprese pari pari, eseguendo così un copia/incolla camuffato dall'effetto vintage. Un libro di sole 120 pagine nel quale diversi concetti vengono ripetuti più di una volta, addirittura interi paragrafi riscritti poche righe più in là. Sconsigliato.
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03/05/2019 14:47:42
io non sono assolutamente fanatica del calcio, ma leggere questa storia, di cui mi parlava mio papà ( che l'ha vissuta personalmente ) e dopo aver visitato la basilica di Superga e la lapide ricordo, mi sono commossa
