Le supplici. Testo greco a fronte

Danao ed Egitto, sovrani d'Egitto, hanno rispettivamente cinquanta figlie, le Danaidi, e cinquanta figli. Egitto aveva tentato di imporre il matrimonio tra di essi ma un oracolo gli aveva predetto che un suo nipote l'avrebbe ucciso. Perciò, il re aveva vietato alle figlie di sposarsi e, alla richiesta di matrimonio dei cugini, le giovani scappano ad Argo, in Grecia. La tragedia così si sviluppa con le Danaidi che vengono salvate da Pelasgo, re di Argo, con l’appoggio dell’assemblea in un crescendo che tocca il culmine con l’arrivo in Grecia dei giovani e con il rischio concreto di una guerra tra Argo e l'Egitto. Centrale è il ruolo svolto dal coro delle Danaidi, che cercano di persuadere il re a concedere loro protezione. Le donne dimostrano grande energia e decisione, caratteristiche nessuno degli altri personaggi possiede. Di grande rilievo è il rifiuto delle Danaidi di contrarre matrimonio, comportamento davvero inusuale nella Atene del V secolo a.C., dove le donne non potevano opporre simili rifiuti. Le Danaidi, invece, rifiutano la supremazia maschile perché col matrimonio diventeranno schiave. Poi, c’è il tema dell'amore inteso come legge universale che, pertanto, deve sempre essere rispettato sebbene sia in contrapposizione col tema della libertà femminile.