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Tamara de Lempicka. Icona dell’Art Decò di Vanna Vinci è una graphic novel su una delle icone simbolo della pittura dell’Art Decò che ebbe da sempre un profondo legame con l’Italia, si pensi al tormentato rapporto con D’Annunzio che sregolò i canoni della pittura classica per fondere con pennellate decise il cubismo e il realismo. Fece del nudo femminile una delle sue cifre stilistiche. Simbolo dell’amore libero e della trasgressione, come quello con Ira Perrot, donna molto amata, visse la vita e i rapporti con fisicità senza mai risparmiarsi. «Tornata a San Pietroburgo mi diedi molto da fare con Tadeusz… Alla fine, facevamo coppia fissa a tutte le feste. La mia meravigliosa bionda delle oche. Tesoro...so essere meravigliosa anche senza le oche… E nel 1916 lo sposai...un po’ alla svelta, forse...come disse mio zio Del resto prima o poi doveva succedere… Eravamo bellissimi e pazzi d’amore. Questo non mi impedì di flirtare il giorno del mio matrimonio con un audace principe siamese. E come dargli torto? Ero fantastica come sposa! Kizette, nostra figlia nacque poco tempo dopo. Era tutto davvero romantico...Ma l’incantò un giorno si spezzò...stavamo facendo l’amore quando arrivarono i soldati. Portarono via Tadeusz con l’accusa di essere una spia zarista… Era scoppiata la rivoluzione e io ero nuda davanti agli eventi. Patii la fame e gli stenti… Poi, ad un certo punto, decisi che dovevo uscire da quella situazione e recuperare il mio bel maritino. Alla fine mi aiutò un console svedese. Mia bella signora mangi pure tutto quello che vuole… La prego si accomodi...mi spieghi bene. Accettai la sua offerta. Lui placò la mia fame del cibo e io la sua...di me!». Vanna Vinci, con questa graphic novel dalle pennellate a volte lievi a volte decise ricostruisce la vita di una donna che seppe prendere in mano la sua vita e disegnarne il proprio destino con assoluta consapevolezza
Ottima graphic novel, acquistato come regalo di compleanno e arrivato nei tempi previsti.
Bellissima la grafica
Recensioni
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