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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2018
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«Sono stato l'uomo più potente del mondo, ma anche quello più tradito.»
È l'anno 201 a.C. Nel lungo ritorno a Roma, Scipione è acclamato in ogni porto per le sue vittorie contro Annibale. Ma dietro tanta adulazione, si celano i sospetti e il tradimento. Roma non sembra volergli tributare tutti gli onori che merita, e il Senato si trincera dietro una freddezza che sa di congiura. In questo penultimo volume della saga di Scipione l'Africano, l'uomo che piegò Annibale e conquistò gli immensi territori africani, Santiago Posteguillo, come sempre, fa rivivere con straordinaria forza i giorni più epici della storia di Roma.
Il mio nome è Publio Cornelio Scipione. Sono stato due volte console, censore e princeps senatus di Roma. Ho servito la mia patria con orgoglio e lealtà. Devo ammettere che mai avrei pensato di scrivere le mie memorie. Nella mia vita ho ottenuto successi encomiabili, alcuni di essi celebrati da poeti, pensando che sarebbero rimasti senza dubbio nella storia, ma per via delle circostanze attuali mi vedo costretto a lasciare per iscritto i miei sentimenti riguardo a tutto ciò che è accaduto a Roma negli ultimi anni: un periodo in cui la nostra città, dall'importante centro in Italia che era, si è convertita nella capitale di un immenso impero, un impero del quale io ancora non intravedo i confini. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza di me. Il mio lavoro è stato epico, il mio sforzo improbo, il prezzo che ho dovuto pagare desolante. Ho perduto mio padre e mio zio, le due persone che mi formarono, per colpa di una lunghissima guerra alla quale io posi fine. Ho conosciuto l'orrore della guerra attraverso la mia stessa famiglia. Dopo di che, ho finito col contrastare proprio coloro che mi amavano, e a tutti loro ho recato danno. È questo, inevitabilmente, ciò che più mi ferisce.
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TERZO LIBRO DELLA TRILOGIA . AFFASCINANTE
Scritto bene, accattivante, scorrevole...una droga...e interessantissimo. Ti fa amare il grandissimo scipione e dopo aver letto tutta la saga ti manca tanto...
Con questo capitolo della vita di Scipione, Posteguillo inizia a parlarci della sua parabola discendente, mostrandocelo non solo come eroe, ma anche come uomo, con i suoi difetti ed i suoi limiti, circondato da nemici più pericolosi rispetto agli innumerevoli generali che ha sconfitto sul campo di battaglia. Una lettura che mi ha tenuta (e mi tiene, visto che sto affrontando la seconda parte del volume, pubblicata separatamente) con un misto di aspettativa e di apprensione, perché ancora una volta si percepisce come oggi nulla sia cambiato rispetto alla Roma delle congiure, dei sotterfugi e delle manipolazioni legislative. Una lettura anche per riflettere, molto.
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