Quando il chitarrista flamenco Gerardo Núñez ha iniziato a lavorare al suo nuovo album intitolato “Travesía”, atteso seguito di “Andando El Tiempo”, la sua idea era quella di raccontare una storia particolare che lo aveva commosso: la storia dei suoi amici Ahmed e Khaleb. Un giorno, Núñez era al mare con la sua famiglia quando all'improvviso vide qualcosa di inaspettato all'orizzonte. Una barca sovraffollata e traballante si avvicinava lentamente e tutti capirono subito di che cosa si trattava. Erano profughi africani, persone che avevano lasciato la loro casa in cerca di felicità e di una vita migliore. Gerardo Núñez divenne amico di due degli uomini che erano su quella barca, Ahmed e Khaleb, che ancora oggi lo aiutano nell’organizzazione dei suoi concerti in giro per la Spagna. «in “Travesía” ho voluto raccontare la loro storia» spiega Núñez «In effetti, la loro storia ha anche qualcosa in comune con la storia del flamenco. Questo stile musicale è stato particolarmente influenzato dai gitanos, gli zingari spagnoli, un popolo errante che dall’India si è diffuso in tutto il mondo. Il flamenco è emerso in Andalusia da influenze diverse, affondando le sue radici nella cultura musicale dei Mori e degli Ebrei. In questo c’è un parallelo col jazz, genere nato anch’esso da numerose influenze diverse». Il jazz è stato una delle prime passioni di Gerardo Núñez che lo scoprì ascoltando la musica di Charlie Parker, Thelonious Monk e John Coltrane trasmessa dalla radio di una base aerea degli Stati Uniti vicina a Jerez de la Frontera, la sua città natale. Da aspirante chitarrista flamenco Gerardo Núñez rimaneva fedele alla tradizione di questa musica durante le esibizioni con famosi cantanti e ballerini. Tuttavia, quando era insieme ai suoi amici, si lasciava andare ad innumerevoli sperimentazioni che lo hanno portato lontano dalla purezza tanto cara ai tradizionalisti, ma al tempo stesso lo hanno reso il più importante innovatore del flamenco dopo il grande Paco de Lucia. “Travesía” è un'ulteriore prova della sua capacità di superare le barriere tra generi musicali e di rinnovare il flamenco traendo linfa vitale da altri stili e linguaggi musicali. In questo album Núñez è affiancato dalla moglie Carmen Cortez e da sua figlia Isabel al clapping, ma anche da prestigiosi musicisti jazz tra cui il sassofonista Perico Sambeat, il pianista Albert Sanz e il leggendario percussionista "Cepillo", che ha co-prodotto l'album.
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