L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Flaubert si credeva un triangolo, o meglio vedeva la propria produzione letteraria tripartita in vertici equidistanti, in poli che raccolgono forme e umori, tempi e terre, sughi e midolla in apparenza immiscibili benché pulsanti del medesimo inchiostro (scrupoli settoriali di cui lo spregiudicato sperimentalismo novecentesco avrebbe riso). A ben guardare mi rendo conto che, nel parlare di gradazioni, l'immagine del triangolo potrebbe essere confusa con una piramide che suggerisca una graduatoria, una gerarchia fra le teste dell'Idra francese. Lo incido a viva forza e lo grido a pieni polmoni: NO! Trattasi di un triangolo equilatero coricato; lo si potrebbe rovesciare da un lato o dall'altro, i tre vertici rimarrebbero sullo stesso piano, da pari a pari in triade perfetta. Quindi è davvero increscioso, anzi mi fa rodere veramente i coglioni, il fatto che un artista multiplo e proteiforme qual è Flaubert sia ai più noto "soltanto" come il realista per eccellenza, quando gli altri due lati, per quanto trasversali e opposti, per quanto fra loro differenti fino alla zuffa, in ultima istanza si armonizzano per la comune e più grande delle qualità: per l'appunto, la grandezza.
Tre racconti, tre storie di caduta e redenzione, di ricerca di una qualche salvezza. Flaubert si conferma maestro nel tratteggiare con dovizia di particolari paesaggi, dettagli e ambienti, secondo una necessità descrittiva che -con l'avvento della fotografia e del cinematografo- presto sarebbe venuta meno. Ho trovato assai complicata la lettura di "Erodiade" per i continui cambi di soggetto e i molti riferimenti storici, culturali, religiosi, politici compressi in poche pagine. Menzione d'onore invece per "La leggenda di San Giuliano l'Ospitaliere": sublime.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore