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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2017
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Un uomo normale, di età moderatamente avanzata, di mentalità moderatamente progressista, capace di mantenere la giusta distanza dalle cose della vita, pur senza mai lasciarsi trasportare nel campo del cinismo, o della cattiveria, viene posto, in questi quattro racconti di cui è protagonista e narratore, di fronte a eventi piccoli, plausibili, eppure dal potenziale devastante per uno che come lui, a sessantotto anni, prende ogni giorno di più coscienza della sua mortalità. Prima il vecchio acquirente di una sua precedente dimora ora distrutta da un uragano gli telefona per sfogare la sua rabbia, poi un’antica residente della sua abitazione gli chiede di poterla visitare, e gli rivela un terribile delitto avvenuto proprio lì, nella sua casa, tanti anni prima. E ancora la sua ex moglie, malata di Parkinson, va a vivere in una lussuosa casa di riposo new age proprio lì, a pochi. chilometri dalla cittadina dove vive. E per finire un suo vecchio amico, neppure intimo, lo chiama poco prima che il cancro lo uccida per fargli una confessione. Il povero Holcombe è braccato dalla morte, a quanto pare, ma la sua normalità, il suo buon senso, l’empatia e la comprensione di cui è capace sembrano proteggerlo. E l’autore racconta questa sorta di corso di autodifesa contro il Pensiero per antonomasia, quello della fine, in modo efficace.
Non sono convinto che questo sia l'ultimo romanzo che ha per protagonista l'alter ego di Ford, Frankie Bascombe, dal momento che alcune questioni della sua vicenda biografica sollevate nei lavori precedenti sono rimaste aperte. Molti nodi stanno venendo al pettine ma non tutti, e in particolare non quelli che riguardano i rapporti con i figli e le conseguenze di tali rapporti sul piano inclinato del disincanto e della disillusione, terreno privilegiato dell'autore. «Let me be Frank with you» (titolo che in italiano non poteva essere reso senza la perdita dell'anfibologia di "Frank" come aggettivo e come nome proprio) sviluppa la resa dei conti con la prima moglie, in parte con la seconda, in misura maggiore con le persone che hanno costellato la vita di Bascombe quando ancora era un agente immobiliare. L'uragano Sandy ha distrutto, lungo la costa del New Jersey, sia molte abitazioni che numerose vite, e la parabola biografica di Bascombe è legata sia alle prime che alle seconde, ma ha solo lambito il patrimonio emotivo dell'uomo. «Il mondo diventa più piccolo e più concentrato quanto più a lungo vi resistiamo» (p. 146), pensa Bascombe, e questo libro racconta tale ridimensionamento, ma anche l'oltranza del proseguire e vedere cosa ancora può accadere. Credo che non abbiamo finito di leggere la sua storia.
Scritto bene ma che noia... anche se breve. Che noia un uomo vecchio che sarà anche everyman, ma una donna, o almeno una donna come me (gli altri recensori sono maschi), spererebbe in qualcosa di più anche se non deve necessariamente succedere qualcosa. Gli altri libri di Ford mi erano piaciuti molto di più
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