L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Promo attive (1)
Dopo i due volumi dedicati a Walter Alasia, brigatista che con Ramelli condivideva diverse cose oltre alla giovane età, Giuseppe Culicchia chiude la sua trilogia sugli anni di piombo con un libro che cerca di ricostruire la vita e la morte di un ragazzo ucciso dopo aver scritto un tema in classe, e di ricomporre le schegge di una deflagrazione che, cominciata con la bomba di piazza Fontana, ha attraversato tutto il paese e ha continuato a ferire e ammazzare per oltre un decennio.
«Giuseppe Culicchia chiude il suo viaggio negli "anni di piombo": dopo la vicenda del cugino brigatista, affronta quella del ragazzo di destra massacrato da un commando di Avanguardia operaia. Una lettura letteraria e una lettura storica.» - Ermanno Paccagnini, La Lettura
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Stile banale, povero, bassino ("queste mie parole": neppure Fra Cionfoli scriveva con questa retorica da fascicolo parrocchiale). Capitoletti esplicativi a mo' di riassuntini degli anni Settanta, il tutto fondato su un assunto più che ovvio, ma gabellato per teoria etica finissima: nessuno dev'essere ammazzato per le sue idee. E ci mancherebbe altro. L'autore, poi, per assumere la posa dell'originale ad ogni costo sconfina persino nel ridicolo (del tipo: "sono un equanime equilibrato e illuminista io, non come te lettore fazioso becero-sinistro"): in fondo i neri e i rossi avevano lo stesso taglio di capelli, tifavano la stessa squadra, ascoltavano gli stessi cantanti, portavano tutti i jeans. Ah, bé: mirabili intuizioni. E via avanti così, con banalità, banalizzazioni e fraintendimenti: lucciole (è proprio il caso di dirlo) per lanterne su Pasolini nel capitolo sette. Opposti estremismi (per dirne una) è espressione ormai superata in storiografia (perché fuorviante, se non falsa), la cultura di destra è quella esposta con cognizione di causa nei libri di Davide Conti, di Benedetta Tobagi, di Franco Ferraresi (assenti in bibliografia, infatti): studia, Culicchia, leggi. Eh sì, te l'aveva detto la tua editor guru (come titolo di merito, naturalmente): "ora, vedrai, ti attaccheranno tutti". Sarebbe un trionfo: le molte (auspicate, sembrerebbe) stroncature, purché unanimi e indignate, fanno vendere un botto.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore