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«Ci fu una grande battaglia di idee e alla fine non ci furono né vincitori, né vinti, né idee.»
E se un Bancomat cominciasse a parlare, sapesse tutto di voi e vi proponesse un affare vantaggioso? Stefano Benni sa dove la realtà cova i suoi mostri – mostri di ieri, mostri di oggi e mostri che spiano dal futuro –, li va a cercare, li stana, li fa sfilare trovando per ciascuno una storia e legandoli tutti al carro dell'immaginazione vittoriosa. Ecco, allora, in venti tragicomici racconti sull'Italia di oggi, fantasmi vendicativi e tenori capricciosi, la crociera della Nuova Destra e la Scuola dell'Obbligo Televisivo, sedie elettroniche ad alta Audience e Orfei allucinogeni... La prosa pirotecnica di Benni – di questi tempi sempre più preziosa e necessaria – non risparmia niente e nessuno, regalandoci una risata agghiacciante, una lacrima ironica e, non ultima, una testarda speranza nella forza della scrittura e della fantasia.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Se vuoi imparare qualcosa non leggerlo, se vuoi insegnarti qualcosa allora fallo! Sì forse racconta qualcosa che tutti noi conosciamo, ed è proprio per questo che leggendo, con uno stile simile, forse potremmo farci qualche domanda, trovando risposte inattese.
Il libro ha lo scopo di vituperare l'Italia post Tangentopoli e post ideologica e di mettere in guardia dall'arrivo dei nuovi mostri (che oggi così nuovi non sono): il berlusconismo rampante, la tv spazzatura, l'ignoranza esibita e pure con orgoglio, la stupidità e la stessa ignoranza diffusa dai vari media con lo scopo di dominare le masse... per carità tutto giusto da criticare, ma questa non è certo un'opera degna del miglior Benni che ha scritto opere ben migliori: questi racconti in molti casi sono delle lunghe tiritere che non si san bene dove vogliano parare. Mah...
Recensioni
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