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Condivido e sottoscrivo appieno i giudizi degli altri lettori, un libro che non smetto di rileggere, quando penso a quel contenitore folle che è stato il Novecento. Ogni personaggio, perdente e sconfitto, riflette una sua potente audacia, una sua forza. Epico e di-istruttivo. Da leggere e meditare, spietatamente.
Per ogni vita quattro bellissime pagine di una amorevolezza magnifica. Dense nella loro esigua misura e brevi per il timore di guastarle celebrandole troppo. In molti casi destini mai sentiti si aprono alla lettura come scoperte stracolme di fascino, di coraggio, di eccezione, una per tutte Jacques Lusseyran. Un libro stupendo
"....e meraviglia la mente degli uomini miti e inattuali." Le ultime parole del libro. E a mio parere la migliore sua recensione.
Recensioni
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scheda di Bongiovanni, B., L'Indice 1996, n. 2
Un genere di gran fascino quello delle folgoranti microbiografie. E qui ve ne sono ben quarantadue. Vi sono personaggi noti e meno noti, tratteggiati con il gusto facilmente trasgressivo di capovolgere qualche idea assiologica ricevuta. Gandhi e Chaplin, due idoli della foltissima e massificata tribù democratica, non ne escono benissimo, mentre qualche alone di umana comprensione viene fatto planare su un cattivone come Rasputin e su qualche scrittore maledetto ormai recuperatissimo come Evola e Hamsun. I perfidi per eccellenza sono i banchieri e i comunisti. I buoni sono i sognatori, gli anarchici donchisciotteschi, i filantropi, i taumaturghi, i viaggiatori alla scoperta di mondi strani, siano essi spazi reconditi, o aree della conoscenza, o anche lingue destinate alla morte. L'eroe sconosciuto per eccellenza, l'uomo cui tutti dovremmo essere grati, è però Leonid Teljatnikov, il pompiere che diresse la lotta contro il mostro assassino di Cernobyl'. Quasi tutti, tuttavia, vivono un momento magico, si accorgono cioè un giorno, con una percezione estatica, che la loro vita ha un'identità specifica che ne fa un unicum. Scoprono cioè una vocazione, si convertono, adeguano la propria essenza ancora nascosta all'esistenza storica. Vite esemplari sono forse solo quelle che "trovano", non importa se spinte dal caso o dalla ricerca, questi momenti. Gli storici della cultura si accorgeranno che questo libro avvincente non è solo una compatta raccolta di vite non parallele, ma è anche, sotterraneamente, l'astuta autobiografia della casa editrice che l'ha pubblicato.
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