L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Libro interessante, nonostante nelle poche pagine concentri molte informazioni non attinenti alla narrazione che lo rendono troppo logoroico. Pio XI voleva santificare un intero villaggio, di cui non si avevano più notizie e non sapeva cosa fare. Parlando con un suo sottoposto, pensò di convocare in Vaticano Gilbert Keith Chesterton, fervente cattolico e in gioventù praticante dell'occulto con la tavoletta ouija. L'autore di Padre Brown giunge a Roma e serve bene il papato e viene deciso più in là di santificarlo per i servigi resi (inoltre a lui si riconducono molti miracoli, anche se sempre dello stesso tipo). La causa però cade nel dimenticatioa a causa delle leggi razziali (Pio XI), del concilio vaticano (Giovanni XXIII) e viene ripresa in mano solo ai tempi di Ratzinger (con una lettera di raccomandazione del vescovo Bergoglio). Il romanzo narra di Juan Esteban Constaín che viene convocato a Venezia dalla sua ex professoressa dell'università, per tradurre l'anglosassone antico, testo che insieme al latino, forma buona parte del resto. Constaín, nelle poche pagine però, parla di molto altro: di Casanova che fugge dal cardere de I Piombi, del peseudonimo che è costretto ad usare per parlare con i prelati (Percy Thrillington, precedentemente usato da Paul McCartney nei suoi primi album post Beatles) e molto altro, che rallenta la narrazione oltre misura. Alla fine Constaín riesce nell'intento, ma le pagine tradotte vengono bruciate in una chiesa di Roma dallo stesso Ratzinger con la motivazione che Chesterson era davvero un santo, troppo perfetto e troppo pericoloso, quindi non santificabile. Non so se il libro sia totalmente opera di fantasia o ci sia qualcosa di vero: mi è piaciuto come tema, ma le troppe divagazioni non me l'hanno fatto apprezzare del tutto.
Libro dispersivo (servivano a qualcosa le lunghissime digressioni su Casanova e i Beatles?), lento, ripetitivo (quante volte viene ripetuta quella frase sull'inchiostro «color seppia, che un tempo doveva essere nero»? E il «Basta nascere»?). Ma veniamo al contenuto. L'autore mescola fatti reali a sue invenzioni, attribuendo a personaggi (che in altri punti santifica) falsità e crimini meschini e grotteschi, compiuti con una leggerezza inspiegata che rasenta l'assurdo; facendo questo cerca di apparire super partes, "intellettuale" e arguto, ma il risultato è che il lettore non si lascia infinocchiare e riconosce l'insieme per quello che è: una stupidaggine. Così Pio XI è uno stupidotto o un furbastro, cui importa solo di mandare avanti l'industria dei santi per fini di immagine; così Chesterton è «un santo, un vero cristiano», ma non esita a ingannare il papa e tutto il mondo con ciarlatanerie alla Wanna Marchi (il tutto in stile «Il fine giustifica i mezzi»); così la moglie di Chesterton è amorevole, pia e devota ma invita suo marito a fingere, infischiandosi della realtà dei fatti; così Judith Lea cerca di far sparire le prove delle malefatte di Chesterton perché il mondo continui ad ammirarlo e sia felice nell'illusione. Insomma, sono tutti dei cinici cui nulla importa della verità (il protagonista-narratore in primis); ma il problema, dal punto di vista letterario, è che questo non sembra scontrarsi minimamente con la fede cristiana che i personaggi professano e (in ogni altro momento) praticano: e così si ha l'assurdo. Insomma, libro sconsigliato: spendete meglio i vostri soldi.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Questo romanzo su Chesterton, esilarante e geniale, è di uno scrittore colombiano, Juan Esteban Constaín (classe 1979) che offre un affettuoso e irriverente tributo alla memoria del creatore di padre Brown. Il dispositivo narrativo de L’uomo che non fu giovedì ha un sapore leggermente rétro: ricorda Possessione di Antonia Byatt (1990) e tutti i romanzi che sulla scia di Possessione si articolarono su un doppio piano temporale.
Qui abbiamo una narrazione principale che rimanda al 2013. Poche settimane prima delle dimissioni di Benedetto XVI, il narratore – che come Constaìn è un professore universitario di storia, con competenze di traduttore da varie lingue antiche – , viene contattato in gran segreto da emissari del Vaticano che gli affidano una missione intrigante e deli-cata: tradurre i brani in inglese medioevale interpolati nel dossier del processo canonico per la beatificazione di G. K. Chesterton. Perché quel processo canonico non è andato in porto quando è stato avviato segretamente, nel 1958? Il narratore non si limita al compito che gli è stato affidato, ma, con l’aiuto dei documenti riservatissimi che ha in mano, e di un inedito Diario dello scrittore fortunosamente ritrovato, ricostruisce il soggiorno romano di Chesterton del 1929. È questo il secondo piano cronologico del romanzo, gestito con sapienza da Constaín, che ha imparato da Borges e dal Bolaño de La letteratura nazista in America l’arte della biografia immaginaria; quell’arte in cui la finzione arriva a un grado supremo di credibilità, per poi irridere con una piroetta finale l’ingenuità del lettore tentato di prenderla per buona.
Ottimo conoscitore dell’Italia in cui il romanzo si svolge, Constaín, intervistato da una rivista, ha messo al primo posto tra i suoi libri prediletti le Lezioni di letteratura inglese di Tomasi di Lampedusa: del Tomasi critico ama evidentemente la leggerezza stendhaliana, ben ripresa nelle pagine saggistiche, riflessive e divaganti, che costellano il suo libro. Ispirazioni diverse si intrecciano dunque in questa operina in cui l’erudizione è sempre declinata con un garbo autoironico affabile e malizioso.
Recensione di Mariolina Bertini
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore