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Un thriller con un tocco di horror che strizza l'occhio a Stephen King e alle migliori serie crime.
«"L'Uomo dei sussurri" è il thriller più inquietante che habbia letto dai tempi de "L'uomo di neve" di Jo Nesbo» - Alex Michaelides
Se una porta semiaperta lascerai, presto i sussurri sentirai. Se fuori da solo giocherai, presto a casa non tornerai. Se la finestra aperta lascerai, sul vetro bussar lo sentirai. Se solo e triste ti sembra di stare, l'Uomo dei Sussurri vedrai arrivare.
Ancora distrutto dalla drammatica perdita di sua moglie, Tom Kennedy decide di trasferirsi con il figlio Jake nella tranquilla cittadina di Featherbank e ricominciare da capo. Non sa ancora che un fatto terribile ha appena sconvolto la comunità. Un ragazzino di sei anni è svanito nel nulla e nonostante il vecchio detective Pete Willis non abbia perso tempo con le ricerche, il piccolo non si trova. Come venti anni prima, si riaffaccia l'incubo dell'Uomo dei Sussurri, il serial killer responsabile della scomparsa di cinque bambini. Frank Carter, questo il suo vero nome, era solito attirare le vittime sussurrando alle loro finestre, di notte. E mentre le ricerche del bambino continuano senza tregua, il piccolo Jake inizia a comportarsi in modo strano: si isola dai compagni di classe per passare sempre più tempo con la sua misteriosa amica immaginaria e soprattutto dice di sentire una voce che sussurra il suo nome nel buio.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
I miei romanzi preferiti sono i thriller e i polizieschi americani pieni di misteri e ricerche di spiegazioni a fatti inquietanti e ho i miei criteri di scelta: sono arrivato al romanzo di Alex North dopo averne scartati due o tre. Che cosa avevano quelli che non andassero? Non lo so, ma già dalle prime pagine non mi sentivo invogliato a proseguire quelli scartati. Arrivo quindi a L'uomo dei sussurri e mi prende subito, con una storia che non è un granché, con personaggi non formidabili. Eppure mi prende è lo conludo in poco tempo tanto da acquistare anche il romanzo successivo. La storia è quella di un padre, Tom Kennedy, distrutto dal dolore per la perdita della moglie che decide di trasferirsi in un'altra città con Jake, l'unico figlio, per ricominciare daccapo. Lui è uno scrittore col blocco e il figlio un bambino sensibile che parla con un'amico immaginario (una bambina con una ferita sul ginocchio e i capelli spostati tutti da un lato come se si trovasse in mezzo a un foret vento). Purtroppo capitano in una cittadina dove 20 anni prima un pazzo rapiva e uccideva bambini. Il maniaco fu arrestato ma a distanza di tempo pare ci sia un emulatore che rapisce e uccide un bambino e poi prende di mira proprio il piccolo Jake. A differenza del primo killer, che uccideva per odio, questo invece accudisce i bambini (e si scoprirà solo nel finale il perché). Nel frattempo Tom ritrova il padre che è prorpio il detectice che lavora sul caso attuale e che ha profonde cicatrici per non aver trovato la quinta vittima 20 anni prima. Come dicevo un buon romanzo, una lettura fluida anche se ogni tanto noiosa quando i protagonisti hanno flash back del passato. La trama non è nulla di nuovo ma resta comunque un romanzo che posso consigliare agli amanti del genere,
Nel complesso un bel libro, è riuscito a coinvolgermi per la sua storia e il modo in cui è scritto. Già dall'inizio si resta in attesa di un colpo di scena che però purtroppo non arriva. Peccato quindi per il finale perché per il resto è un libro che merita di essere letto.
Sinceramente pensavo meglio. Ho un po' faticato a terminarlo perché non è riuscito a coinvolgermi pienamente. A tratti l'ho trovato pure noioso, tutta questa introspezione non giova, a mio parere, alla narrazione degli eventi. Qualche colpo di scena c'è, ma buttalo lì, senza struttura e che lascia più perplessi che altro. Non mi è piaciuto neanche molto il modo di narrare dello scrittore, prolisso inutilmente.
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