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Il vecchio che leggeva romanzi d'amore
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Il vecchio che leggeva romanzi d'amore - Luis Sepúlveda - copertina
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vecchio che leggeva romanzi d'amore

Descrizione


Il vecchio Antonio José Bolivar vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. Vi è approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di un'esperienza, finita male, di colono bianco e alcuni romanzi d'amore che legge e rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall'aver vissuto "dentro" la grande foresta, insieme agli indios shuar: una sapienza particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno dei famelici gringos saprà mai capire.
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Dettagli

2014
Tascabile
20 novembre 2014
144 p., Rilegato
9788823511033

Valutazioni e recensioni

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Giacomo
Recensioni: 3/5

Il libretto, che è il primo romanzo breve dell' autore ad essere uscito, è una scoperta per me lettore. Il racconto narra una vicenda probabilmente quotidiana in un angolo remoto della giungla amazzonica, in cui si parla di bracconaggio, armi, la caccia a un misterioso felino e la paziente sopportazione di un saggio anziano. Che sia un pretesto tutto questo per far sognare il lettore e vederlo lui stesso scriversi mentalmente un altro romanzo nel mentre legge, questo non lo so, ma le tinte sono forti e il risultato è una visione densa, compiuta, forse una bella metafora sulla vita e la morte piú che una storia su carta.

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Valentina
Recensioni: 5/5

Il vecchio che leggeva romanzi d'amore è un romanzo scorrevole, che riesce a far convivere i toni volgari e violenti con quelli poetici. È un romanzo che descrive quanta umanità ci sia nella natura e quanta bestialità nell'umanità, la quale spesso è incapace di guardare le cose da altre prospettive se non egoisticamente dalla propria. Alcune volte ci troviamo ad affrontare la cruda realtà, altrettante volte essa ci sottomette e la dobbiamo subire. Sepulveda offre come chiave per sopravvivere un velo di disincanto, o meglio, un'evasione romantica, ma mai stucchevole, che nel caso del protagonista avviene attraverso la lettura dei romanzi d'amore.

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peste78
Recensioni: 4/5

Ho riletto con piacere dopo anni questo libro, che si finisce in una sera. L’autore ha il dono della sintesi e scrive con semplicità, con un linguaggio immediato che a volte sembra anche eccessivamente crudo. E’ la celebrazione dell’armonia tra la natura e gli uomini, che nella foresta amazzonica condividono la vita e la morte. Non è un’immagine bucolica, le regole prevedono che l’uomo cacci gli animali e che gli animali divorino l’uomo, ma le due entità convivono nel rispetto, quel rispetto che ora sembra perso. Ma come nei libri amore, anche nei momenti più difficili la speranza è sempre viva.

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Conosci l'autore

Luis Sepúlveda

1949, Ovalle (Cile)

È stato uno scrittore cileno. Militante di Unità popolare, fu costretto a lasciare il paese in seguito al colpo di stato che mise fine al governo di Allende. Il suo impegno di militante ecologista lo spinse a partecipare a diverse missioni dell’organizzazione ambientalista «Greenpeace». Esordì nella narrativa con la raccolta di racconti Cronache di Pietro Nessuno (1969), cui sono seguiti Le paure, le vite, le morti e altre allucinazioni (1986) e Taccuino di viaggi (1987). Si impose definitivamente con il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (1989), cui fecero seguito Il mondo alla fine del mondo (1989), Un nome da torero (1994), storia di spionaggio ambientata fra la Patagonia e la Germania, La frontiera scomparsa (1994), l’originale...

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