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Anno edizione: 2019
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Un tracciato, quello indicato in «Le verità nascoste», che suggerisce, nelle parole del suo autore, che «in campo storico le verità definitive, al di là di quelle fattuali e comprovate (ma talvolta neanche quelle), non esistano».
«Le verità possono essere definite tali solo quando siano state trovate prove inconfutabili dell’assunto. Sospetti o arbitrari capovolgimenti non possono e non dovrebbero finire in un libro di storia, a meno che non siano chiamati con il nome più appropriato: ipotesi»
L'eroico ingresso a Fiume del poeta guerriero D'Annunzio è stato usato come mito fondativo dei Fasci di combattimento, eppure molti dei legionari che parteciparono all'impresa non aderirono mai al fascismo. Questo è uno dei trenta episodi di manipolazione della storia che Paolo Mieli smaschera invitando il lettore a diffidare di fonti inattendibili e versioni adulterate. In alcuni casi si tratta di falsi d'autore, come il diario di Galeazzo Ciano corretto ad arte dallo stesso genero del Duce. Altre volte sono invece tentativi, più o meno consapevoli e strumentali, di imporre slittamenti interpretativi e di senso a pagine salienti del nostro passato. Troppo di frequente si riscontra invece un uso politico della – presunta – verità raggiunta. Ecco il filo rosso che collega i saggi qui raccolti: le verità nascoste sono quelle – indicibili, negate e capovolte – che Mieli indaga con il rigore dello storico e l'acume dell'osservatore vigile e inflessibile. Un'analisi che dall'Italia del Novecento, con le sue più ingombranti e fondamentali figure (Mussolini, De Gasperi, Togliatti), attraversa alcuni temi ancora oggi di grande attualità come l'antisemitismo e il populismo. Fino a gettare nuova luce su personaggi dello scenario internazionale quali Churchill, Stalin, Mao e su passaggi poco conosciuti o spesso misconosciuti della storia antica e moderna, dalla rivolta di Spartaco alla "congiura" di Tommaso Campanella.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Mi è piaciuto molto, . Contiene interessanti spunti per approfondimenti . Consigliato
Letto qualche tempo fa. Apprezzo Mieli come studioso, opinionista e articolista. Questo libro ha alcuni spunti interessanti. Tuttavia, in parte mi è risultato francamente un po' noioso.
Pensavo meglio. Ho comprato questo libro perché apprezzo molto il Paolo Mieli come conduttore di programmi televisivi di argomento storico ma francamente sono rimasta piuttosto delusa; sono trenta argomenti decisamente modesti, direi decisamente marginali, connessi ciascuno ad almeno un libro , quasi fossero loro recensioni ; io leggo molto di storia, su diverse epoche e su svariate aree geografiche, ma in questo caso ho fatto fatica ad arrivare alla fine e, su licenza di Pennac, qualche volta ho anche saltato delle pagine; onestamente se devo dedicare il mio tempo di lettura ad un libro di storia lo faccio per scoprire qualcosa di più interessante dell’opinione di Ciceruacchio su Pio IX
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