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Vita di Leone Ginzburg. Intransigenza e passione civile
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Vita di Leone Ginzburg. Intransigenza e passione civile
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Vita di Leone Ginzburg. Intransigenza e passione civile
«Le lascio immaginare il senso di malinconia e di rabbia che mi dà il continuare a essere considerato straniero nel mio paese».Così scriveva Leone Ginzburg, il 1° agosto 1943, all’amico Benedetto Croce, dal confino abruzzese di Pizzoli in cui il regime fascista lo aveva segregato, come «prigioniero civile di guerra», insieme con la moglie e i figli, fin da tre anni prima, al momento dell’entrata in guerra dell’Italia. Ma già a partire dal maggio del 1935 Ginzburg era stato continuamente spiato, sorvegliato, perquisito, incarcerato. Antifascista, militante del gruppo di Giustizia e libertà, direttore editoriale e principale animatore, insieme con Cesare Pavese, della casa editrice fondata a Torino da Giulio Einaudi, Leone ha sempre rivendicato, nella sua breve e intensissima vita, il carattere radicale delle sue prese di posizione politiche e culturali. Infatti, la sua figura si presenta come l’espressione più significativa di quel gruppo di intellettuali militanti che si insediò a Torino tra il 1935 e il 1943, e che avrebbe segnato in modo profondo tutta la successiva vicenda politica e culturale italiana, dalla Resistenza alla Liberazione, alla nascita della Repubblica. Il volume racconta per la prima volta, in modo completo, la storia della vita di quest’uomo, del suo radicalismo politico e morale, forse troppo rapidamente dimenticato nei decenni successivi. Florence Mauro, una scrittrice francese, di padre di origine piemontese, che porta nella propria formazione le tracce profonde di quella memoria, ha voluto raccontare la folgorante parabola di Leone «come fosse una bandiera, un manifesto, un tentativo di fornire un contrappunto alla cattiva qualità della storia presente».
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Testo in italiano
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Pagine della versione a stampa:
150 p.
Layout:
Reflowable
EAN:
9788868433314
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bloggingwithmissb
18 marzo 2020
Questo libro è Storia. La storia della famiglia di Florence Mauro, giornalista Francese di origini Piemontesi che percorre le strade della città di Torino , ricostruendo la storia di Leone Ginzburg e dei suoi contatti. Questo libro è la storia di un uomo straordinario che ha combattuto fino alla morte per difendere i suoi ideali e che ci rende oggi un popolo orgoglioso di quanti come lui hanno combattuto la stessa battaglia. Leone Ginzburg è uno dei fondatori della casa editrice Giulio Einaudi di Torino , tra le più prestigiose a livello non solo nazionale. La casa editrice fu fondata ai tempi dell’università, da amici che si frequentavano dal liceo, il liceo d’Azeglio. Immaginate nelle stesse classi personaggi Ginzburg, Pavese, Einaudi guidati dal Professore Augusto Monti, Leone è uno studente piuttosto riservato ma ben presto viene coinvolto nell’edizione del giornale scolastico e successivamente alla cura delle prime rubriche che segnano la nascita della casa editrice. La storia è tristemente nota, spesso intercettato dal regime fascista, verrà condannato all’esilio e per mano del regime sarà poi giustiziato in carcere. Nella seconda parte sono pubblicate alcune lettere a testimonianza della storia d’amore con Natalia, alcuni scritti sono dedicati ai loro bambini e sono incredibilmente dolci. La forza che ha spinto questi uomini a lottare per i propri ideali e per la libertà che oggi a noi è garantita , è stupefacente , drammatica e decisamente commovente. Se i libri hanno la funzione di insegnarci qualcosa, questo breve scritto l’assolve appieno e perderlo sarebbe un peccato.
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