"Riconosci ogni tuo difetto e giorno e notte coltiva l'estasi. Considera il tuo corpo come il frutto di azioni passate e il tuo futuro come l'effetto del tuo stato mentale presente. Dopo aver contemplato ciò per lungo tempo, avrai uno dopo l'altro i segni dell'esperienza e in questabstessa vita ti realizzerai"
L'antico testo che qui si presenta raccoglie le vite di ottantaquattro Siddha, grandi maestri tantrici buddhisti. Raccontate con semplicità e freschezza, e al contempo con una grande profondità, queste biografie intendevano essere fonte d'ispirazione per una reale ricerca di libertà spirituale. Furono infatti narrate per testimoniare, non certamente in senso storico, l'essenza dell'insegnamento tantrico, in modo diretto e vivace, nello spirito anti-intellettualistico che fu proprio di questi illuminati capaci di destare meraviglia e stupore. Il loro insegnamento è riferito mantenendo intatta e viva la capacità di trasmettere il senso e la bellezza di una vocazione spirituale autentica. Il carattere libero, anticonformista, e imprevedibile della loro pratica dona al racconto intensità, e suona come un invito a mettersi alla ricerca della realizzazione. Il comportamento di questi Siddha può sulle prime apparire illogico, amorale, incomprensibile: non rispettano regole, istituzioni, precetti, e compiono azioni che sarebbero ritenute deplorevoli dal senso comune. E pur tuttavia sono puri, senza macchia né nome, senza inizio né fine, senza limiti; si realizzano nell'abbraccio con le loro cosorti, le "yogini", e utilizzano ogni atto quale mnezzo di crescita interiore. Ogni loro azione è sempre espressione spontanea di folle saggezza e, nonostante il loro indecente modo di presentarsi, mostrano di aver ottenuto la conoscenza. Un puntuale corredo di note esplicative e una complessa introduzione a cura del traduttore chiariscono e approfondiscono i passi connessi ad aspetti dottrinali specifici, ma per molti versi questi racconti, nell'accurata traduzione di Elio Guarisco, parlano da sé.
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