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Anno edizione: 2011
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Asciutto libello dal taglio giornalistico-cronachistico, "W l'Italia" non sfigurerebbe tra tomi ampollosi di storici inveterati nel programma di un esame di storia contemporanea. L'autore, focalizzando l'attenzione sulle maggiori epopee popolari vissute tra la chiostra delle Alpi e Capo Passero negli ultimi due secoli, offre l'opportunità di saperne di più su molti campioni d'amor patrio, figure femminili in primis, che hanno contribuito a plasmare la nostra identità. E, oltre a quelli di grosso cabotaggio, guadagnano il proscenio, in resoconti talvolta poco analitici, personaggi generalmente considerati di secondo piano. Circumnavigando l'arcipelago degli episodi cruenti che hanno accompagnato il processo unitario e la storia del primo Novecento, Aldo Cazzullo ci ragguaglia, con toni antiretorici e senza reticenze, sulla nomenclatura e la contabilità degli orrori bellici che hanno preluso alla nascita del Belpaese e contraddistinto i suoi primi decenni di vita. Indimenticabile è il racconto dell'ultimo fante, incastonato come una gemma preziosa nella carrellata, forse un po' troppo compendiaria, sulla Grande Guerra e i suoi cantori. Più ampia e commovente la panoramica sulle vittime della guerra di Liberazione: un autentico martirologio che celebra i nomi, tanto gloriosi quanto dimenticati, di donne, uomini, ragazzi, laici e religiosi capaci di fungere da simboli in rapporto all'ideale libertario dell'indipendenza nazionale. Insomma, questo sapiente volumetto disvela e illumina, paragrafo dopo paragrafo, l'essenza più profonda dell'italianità: uno "gnommero" inestricabile di doppiogiochismo, idealità e spirito di sacrificio. Caldamente raccomandato a quanti difettano di orgoglio patriottico e, per dirla con le parole di Metternich, si ostinano a considerare l'Italia nulla di più che una pura espressione geografica.
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