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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2005
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Ho ripreso tra le mani questo libro che fu il primo che lessi dell'autore e mi sento pervadere dal ricordo di un mondo che è più sensoriale ed emotivo che pragmatico e reale. Odori che sono profumi, colori che sono sfumature, sapori che sono la ricerca del 'quanto basta' per eccellenza. Un libro gustoso, fresco e originale nello sviluppo di racconti accuratamente ricercati come gli ingredienti di una ricetta di cucina.
... Il titolo evoca quello della canzone “ Messico e Nuvole ” ( 1970 ) di Vito Pallavicini, Paolo Conte e Michele Virano, scritta per Enzo Jannacci, ma quella è una storia di “ sentimenti e di situazioni di contrabbando ” che riguardava l’ amore, questa invece è una raccolta di racconti che attiene al quotidiano e soprattutto alla dimensione del viaggio, “ museo del molteplice ”. Un viaggio lontano nel tempo e negli orientamenti di pensiero e di vita dallo spirito del viaggiare degli anni cinquanta-settanta, incarnato emblematicamente in “ On the road ” ( 1957 ). Più vicino, piuttosto, alla voga europea del viaggiare sette-ottocentesco. "Manuale di nomadismo letterario e gastronomico" recita il sottotitolo del libro, fornendo una chiave interpretativa. Manuale del viaggiare qua e là, senza fissa dimora tra i piaceri della vita, della progettualità, delle emozioni, della tavola e della fantasia, della realtà e della finzione letteraria. Sì, perché, sembra di capire, il cambiamento, la molteplicità, la dislocazione geografica, la propria “ delocalizzazione ” sono importanti variabili del sapore della vita, così come sono declinate alle varie latitudini e come sono vissute da chi viaggia. “ …della vita, il dato più drammatico è la difficoltà al mutamento ”, si legge nel libro. Simone Perotti è come un moderno Ulisse, che a suo modo va alla guerra contro il fissismo della vita e delle abitudini stantie e consumate, che viaggia per terra e per mare o nella fantasia e al ritorno riporta racconti e ricette. Del quotidiano ha tutte le facce dei posti, dei costumi, delle caratteristiche culinarie di civiltà diverse; segnala pure problemi e assurdità. “ Zenzero e Nuvole ” - annota l’ autore - “ Fu l’ occasione per tratteggiare a nero fumo i contorni di una figura da colorare. Chissà che oggi non vi scopra dentro qualcos’ altro. Qualcosa di inavvertito, capace ancora di combattere l’ eterno disincanto del tempo che va ” ( dalla “Nota alla nuova edizione ” ). “ Questo libro non è, dunque, ...
Molto bello. Pieno di sapore e di senso. Si legge proprio con... gusto
Recensioni
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