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il titolo adatto era " il sesso di talulla "..avrei preferito qualcosa di più epico e non un horror porno da 4 soldi..peccato perchè l ultimo lupo mannaro è strepitoso
Concordo che è decisamentemente meglio "L'ultimo lupo mannaro", ma nella povertà della letteratura più o meno horror che è piena di vampiri saltati fuori da Transilvania 90210. Ben venga un libro come l'alba di Talulla. Che licantropi e vampiri siano legati fa anche un po' parte della tradizione... il vampiro può assumere le sembianze del lupo (quello classico non il fosforescente di twilight) e li controlla sia lupi che i mannari. Il lupo mannaro ucciso in forma umana (non con l'argento), risorge in forma di vampiro. Almeno questo era quello che dicevano le tradizioni prima che film, libri, serie televisive ognuna modificasse a suo modo.
L'unica parte che non avevo tanto digerito de "L'ultimo lupo mannaro" era il passaggio di consegne narrativo da Jake Marlowe e Talulla Demetriou. Faceva immediatamente pensare che la storia avrebbe avuto un seguito e che il secondo libro della trilogia dedicata da Glen Duncan alla licantropia sarebbe stato più debole. Il primo capitolo della trilogia di Glen Duncan era un'opera, prima ancora che orrorifica, esistenziale. Una sorta di dissertazione sull'atarassia di un personaggio vissuto a cavallo di tre secoli."L'alba di Talulla" è invece un pasticcio indigesto di situazioni abusate da letteratura e cinema, condito da spiacevoli contraddizioni ed inverosimilianze. Sembra la sceneggiatura di uno di quei film di spionaggio in cui i perosnaggi scappano da un continente all'altro, braccati continuamente da un'associazione criminale internazionale. Una specie di "Bourne Identity" in chiave licantropa. E poi è davvero necessario chiamare ogni volta in campo i vampiri? Sembra che oggi sia impossibile scrivere un romanzo dove i mannari non abbiano a che fare almeno una volta con i succhiasangue. Non se ne può davvero più!
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