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Piaciuto
27. Questo il numero delle rivoluzioni e delle guerre che Kapuściński ha vissuto da vicino e che ha raccontato al mondo intero. Lui, reporter vecchio stampo armato di uno sconfinato coraggio e di un inesauribile spirito di osservazione, è stato testimone e cronista dei conflitti che hanno devastato alcune delle zone più problematiche del pianeta. Era a Luanda quando, nel 1975, dopo la Rivoluzione dei Garofani e il conseguente disfacimento dell'impero coloniale portoghese, cominciò la lunga guerra intestina che avrebbe devastato l'Angola. Kapuściński, chiuso come tanta parte della popolazione in un hotel di Luanda, assiste alla morte della città affamata e accerchiata. I coloni portoghesi fuggono per tornare in madrepatria, alcuni invece scelgono il Brasile, altri non hanno una vera destinazione, ma solo la necessità di allontanarsi da quel Paese maledetto. Perfino i cani lasciano le vie di Luanda e in questo lucido e terrificante reportage, Kapuściński trasmette il senso di inquietudine e il grande caos che regnava nel Paese africano. Riporta i dispacci frettolosi e inquietanti che ogni sera trasmetteva all'agenzia per cui lavorava, lo sgomento dinanzi a un conflitto fratricida e a un popolo che combatteva spesso a piedi nudi e con mezzi di fortuna. Kapuściński viveva la guerra dall'interno, per strada con il comandante Ndozi e Farrusco, con Carlota di cui resta solo il sorriso eterno impresso sulla copertina di questo libro, con dona Cartagina, una sorta di figura materna nella confusione tremenda di Luanda. Una guerra disorganizzata e selvaggia in cui il fronte era ovunque e da nessuna parte tra due fazioni, MPLA (filocomunisti e assistiti da cubani e sovietici) e UNITA (vicini agli USA) in lotta per governare un Paese che meritava solo di godersi la sua agognata libertà.
Ho letto per la prima volta un libro di Kapuscinski (questo) dopo aver visto il film a fumetti. Grazie a quest'ultimo ho potuto capire il contesto storico e geografico descritto dal cronista. Non mi ha particolarmente colpito, ma riconosco la maestria nel descrivere i protagonisti.
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