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Anno edizione: 2002
Anno edizione: 2023
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Scritto con l'eleganza, la cura e la delicatezza che sarebbero piaciute a Cristina Campo. Un libro intenso e commovente, da tenere a fianco dei suoi scritti per comprenderne ancora di più la portata.
Una poetessa inattuale. Il corpus poetico è compresso in pochi componimenti sofferti e meditati ed in massima parte da traduzioni, che sono una palestra ed un percorso di ricerca e affinamento dell'anima. Uno spirito inquieto e fortemente mistico in cui vita e ricerca si fondono. L'inquietudine la portò a cercare risposte nella liturgia come luogo privilegiato di poesia ed ispirazione. Il mistico non è radicato nella storia, ma la supera. Tuttavia va anche detto che la ricerca del profondo le impedì di cogliere le novità del suo tempo e il radicamento religioso ha troppo spesso esiti barocchi. Fu in colloquio coi migliori intellettuali: bisognerà leggerne gli scritti e le lettere. Libro ben curato e molto valido. Consiglio.
L'autrice Cristina DeStefano azzardava, esasperandola ulteriormente, una qualche forma di crudeltà di Elémire Zolla nei confronti di Vittoria Guerrini, il vero nome della Campo. Ma Zolla era incapace di qualsiasi forma di crudeltà sia verso le persone che gli animali. In lui esisteva solo il rifiuto e l'insofferenza intransigente verso il fanatismo e il fideismo cattolico di Vittoria, che erano viste con distacco ironico e lo portarono ad isolarsi da lei. Elémire Zolla rimase amareggiato dalla demonizzazione ch'egli ebbe in questa biografia della Campo, quasi ch'egli fosse il mostro descritto nel titolo, negli ultimi mesi della sua vita da quest'atteggiamento che tuttavia non corrispondeva alla natura autentica dei rapporti ch'egli ebbe con la letterata Vittoria, una creatura segnata peraltro della malattia cardiaca in complicità con un ex malato di tisi alle prese con continue ricadute. Insomma, un libro da leggere, sicuramente scritto bene, anche per conoscere una parte della vita di Elémire Zolla, ma che non si può sottoscrivere interamente in quanto-ripeto- l'autrice ha esasperato una vicenda trasformando un semplice distacco in crudeltà.
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