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Questo libro di 229 pagine, l'ho letto in circa tre sere: come si suol dire "tutto d'un fiato". Non lascia spazio a distrazioni, perchè scandito da una stesura estremamente coinvolgente. Si ha l'impressione di avere davanti agli occhi la scena, che si sta leggendo. Ottima la dialettica dell'autore. Qui si parla di fatti realmente accaduti, ma destinati a nascondigli bui ed omertosi, come le acque dell'Oceano Atlantico e il Rio de La Plata, come le sale di tortura. Un'unica espressione: desaparecidos. Mi hanno incantata alcuni particolari: tutto è descritto con meticolosità, una perfezione assoluta per gli spazi interni; i nomi dei luoghi e il susseguirsi dei fatti, le ricerche storiche. Un magnifico equilibrio. Eugenio viene catapultato dalla memoria, nel periodo fra il 1976 e il 1983 e qui si parla di esseri umani torturati e morti ammazzati, in Argentina. A Buenos Aires, il protagonista, fatto di carne, lascia spazio alla passione. Le scene sono descritte senza sminuire l'importanza storica dei fatti e tanto meno un sentimento nobile come l'amore, ma soprattutto con estrema forza interiore. Credo che l'autore sia davvero un grande uomo, che si è fatto carico di mettere nero su bianco, uno di quei lati bui della storia mondiale. E' un viaggio dell'anima, così come il lavoro di Eugenio a Buenos Aires, come Buenos Aires stessa...ma per i fatti, è troppo tardi. Quel che è stato realmente, rimane un documento del cuore. Molto particolare la foto in copertina, scattata dall'autore stesso.
Questa Buenos Aires che trasuda una storia che sconvolge e fa male, la figura di Rodolfo Walsh (così poco presente nelle traduzioni italiane), innumerevoli pezzi minuscoli fondamentali per ricostruire il mosaico del Paese, ci mettono ancora una volta con le spalle al muro. Nessuna tregua, nessuna scusa, non si può dimenticare. Come un'altalena trascina nell'abisso dell'orrore per poi risalire a cieli azzurri e sereni, dove riempire i polmoni di ossigeno prima di precipitare nuovamente nelle atrocità commesse che stavolta però, si affrontano senza stupore, a pugni chiusi. Questo libro mantiene le teste pensanti, spinge a costruire un pensiero sociale, fa ritornare la nostra coscienza, gridare con tutta la voce: ¡nunca màs!
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