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Anno edizione: 2018
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I cani romantici, che raccolgono quarantatré componimenti poetici di Roberto Bolaño è una raccolta di poesie scritte in Catalogna tra il 1980 e il 1998 in cui già si intravedono le sue ossessioni letterarie, una su tutte: i detective, per poi parlarci dei poeti e della poesia, e delle terre da lui amate e odiate: Cile, Messico e Spagna.
Ricorre spesso, nei giudizi letterari che accompagnano i libri di Bolano, quella frase per cui le opere dell'autore cileno incarnano il "piacere assoluto della lettura". Tale piacere è, in realtà, solo un godimento estetico che segue quello che più di ogni altro rappresenta l'anima della letteratura di Bolano: il piacere del narrare. La trama dei suoi libri rappresenta un filo sottile e spezzettato (il disegno di una finestra tratteggiata, potrebbe dire qualcuno dinanzi all'enigmatica conclusione del libro) che non si annoda mai ma che lascia al lettore la facoltà di ricongiungere i vertici segmentati, ciascuno dei quali dotato di una propria "autonomia narrativa" senza per questo apparire del tutto indipendente dagli altri brani. Per questo quasi tutti i suoi libri sono pezzi di un'opera d'arte. Ve lo consiglio caldamente.
Recensioni
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La poesia, si sa, sta sempre peggio.
I racconti vendono poco? La poesia meno.
La narrativa di qualità fatica in libreria? La poesia non ci arriva proprio.
Il campo letterario è fatto di gruppi? Quello poetico di conventicole.
I romanzieri non arrivano a fine mese? I poeti crepano direttamente di fame.
Eppure non si dice che dietro a ogni romanziere c’è un poeta fallito? Non è ovvio che una poesia davvero riuscita sfondi barriere che un grande romanzo può solo sfiorare?
Che fare allora? Forse solo ribadire che c’è ancora, sugli scaffali, poesia che merita di esser letta e consigliata
Cominciamo da quella che può interessare il lettore di romanzi. Vada, costui, sui Cani romantici di Roberto Bolaño. La cosa più incoraggiante di questo libro sta nel fatto che il più grande romanziere d’inizio secolo non era un grande poeta, a suggerire che per la prosa il genio è meno importante dell’impegno. Quella più interessante, invece, è che nei Cani romantici si trovano, in nuce, tutti i temi bolañani: una cosa che avviene anche leggendo lo sperimentale Anversa, ma paradossalmente qui c’è più piglio narrativo – e ciò che manca in equilibrio, Bolaño lo compensa in atmosfera.
Vanni Santoni
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