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Anno edizione: 2020
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Ho incontrato per caso il libro di J.Attali nel book crossing del mio ufficio. E' interessante come l'autore abbia strutturato il suo saggio, partendo da un'analisi storica di come la specie umana, da 400.000 anni fa ad oggi, evolvendosi abbia trasformato la propria dieta ed arrivando all'alert su come stiamo distruggendo la Natura che entro 50 anni dovrà sfamare 10 miliardi di persone (per non parlare dei 90 miliardi di animali!). Nell'appendice l'autore richiama l'attenzione ai propositi che la FAO (fin dal 1963) e l'OMS (praticamente ogni anno) hanno dichiarato istituendo il Codex Alimentarius; inutile dire che siano stati quasi tutti disattesi. Sorvolo sul problema "acqua", che solo a pensare a quanta ne serve per irrigare e per bere, n giorno non lontano potrebbe diventare più preziosa dell'oro, e motivo di conflitti tra i Paesi più esposti a siccità e sfruttamento dell'allevamento intensivo.
Bellissimo! Un libro che ti fa capire come attorno al cibo si addensino tutta una serie di saperi, storie, abilità, visioni del mondo, tradizioni che sono parte integrante di una determinata cultura e uno dei suoi aspetti più identitari. Interessantissima poi la prospettiva storica che illustra come i vari mutamenti sociali si riflettano su ciò che mangiamo. In particolare è fondamentale capire come a partire dalla rivoluzione industriale e dal capitalismo il cibo sia sempre più sottoposto a logiche di mercato che tendono a degradarlo e a compromettere in modo evidente quella condivisione che il suo consumo spesso comporta. Abbiamo poco tempo, cuciniamo poco e senza renderci conto acquistiamo sempre più alimenti già processati, pronti, "fast", scadenti sotto l'aspetto nutrizionale, ma soprattutto li consumiamo SOLI! Direi veramente illuminante!
Recensioni
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