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Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, / le cortesie, l’audaci imprese io canto …. Che Paasilinna abbia voluto imitare l’arte di Lodovico Ariosto? Siamo ben lontani, però il titolo mi aveva stuzzicato, avevo pensato volesse parafrasare le imprese del nostro ex-Cav., il Berlusca, per intenderci. Ci sono assonanze e forti differenze, ovviamente. Anche Rauno Rämekorpi, il Cav. del lavoro Lappone, fa costosi regali a piene mani alle sue amanti che, però, a differenza dell’ex-Cav. nostrano, non sono giovani e neppure nipoti di Mubarak; lui si accontenta di non-più giovani virgulti che spaziano dai 35 fino ai 70 anni … contento lui. Per di più, in alcune visite alle dieci amanti non disdegna di sobbarcarsi pesanti e faticose pulizie domestiche, che avrebbero suscitato l’orrore del nostro Cav. Se, in un certo senso, è geniale l’idea di “visitare” le dieci amanti con la scusa di non gettare in discarica straordinari bouquet di fiori ricevuti per celebrare il suo 60° compleanno, è invece una cattiva idea, nella seconda parte del romanzo, il rivisitare le dieci donzelle, con la scusa delle feste natalizie, per ripetere le eroiche imprese. Non si ritorna mai sul luogo del delitto! E’ invece divertente l’idea di creare la figura del tassista tuttofare Seppo Sorjonen (in italiano suona quasi come Sornione, come di fatto lo è) che lo accompagna in tutte le sue avventure, è prodigo di preziosi suggerimenti e non disdegna di preparare succosi manicaretti per far fronte alle galanti avventure del neo-Cav. Assomiglia un poco a Jeeves, il valletto personale di Bertram Wooster, personaggio indimenticabile inventato dallo scrittore Wodehouse. Qui però non ci siamo: il romanzo si trascina senza mordere ed è piuttosto fiacco.
L'ho trovato piuttosto ripetitivo. Due notazioni al margine. Questo seduttore seriale, con l'aiuto dell'autista, quando ce n'è bisogno, non si fa pregare per rimettere in ordine le case delle signore, sgombrare roba da buttare ecc. Insomma, almeno si rende utile, senza problemi. Secondo (un particolare che ricorre anche in altri libri del finlandese): la locale chiesa luterana è molto citata, e sembra un onesto ministero statale, senza troppi trasporti mistici e addetta seriamente a celebrare un po' di cerimonie utili per il benessere comune. Amen.
Non siamo certamente ai livelli di quello che, a mio parere, resta il miglior libro di Paasilinna, ovvero "Piccoli suicidi tra amici", ma non è nemmeno da buttare via. La storia è divertente ed è narrata in modo ironico ed intelligente (come sempre, quando si tratta di Paasilinna); impone una riflessione anche nei momenti più leggeri (e tragicomici) di questa commedia dell'amore (o del sesso, visto che spesso le due cose coincidono)! Tuttavia, non convince mai del tutto; si nota una certa fretta ed anche il finale ne risente moltissimo. In definitiva, una lettura piacevole ma molto lontana dalla vette a cui ci ha abituato il caro Arto!
Recensioni
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Tutto ha inizio alla festa di compleanno. Rauno Rämekorpi, amministratore delegato di un'azienda di successo, compie 60 anni.
Il quotidiano locale lo intervista, gli amici e i conoscenti - tra i più importanti membri della comunità - lo festeggiano, viene insignito dell'onorificenza di Cavaliere del Lavoro, la moglie Annikki (donna "di larghe vedute") lo sostiene serenamente come ha sempre fatto.
Al termine della giornata, Rauno e Annikki restano soli, stanchi e circondati da mazzi di fiori e raffinatezze gastronomiche di ogni tipo, donate dagli invitati.
Troppe per consumarle in due, poi Annikki soffre d'asma e tutti quei fiori... Rauno ha una soluzione: portare il cibo in azienda per la mensa e i fiori in discarica.
Ma da Paasilinna non c'è da aspettarsi una storia così lineare.
Entrato, con indosso ancora frac e scarpe di vernice, nel taxi guidato da Seppo Sorjonen - già noto ai lettori di Paasilinna per aver portato in giro per la Finlandia lo Smemorato di Tapiola "era salito sul suo taxi a Tapiola e avevano percorso in lungo e in largo il paese, e perfino incendiato e fatto saltare in aria una fattoria, in mancanza di meglio" - che dovrebbe portarlo a compiere queste due semplici incombenze, Rauno viene preso da una idea diversa: perché non consegnare alle tante e belle donne che conosce quegli splendidi mazzi di fiori e presentarsi anche con una bottiglia di champagne?
È il primo atto di una quanto mai movimentata giornata.
Prima tappa Tarja Salokorpi, un'insegnante di disegno - ora trentasettenne - conosciuta più di una decina d'anni prima in Tunisia, dove (manco a dirlo) "era andato a piazzare una partita di saune in massello di pino".
Poi seguono Eila, Tuula (con un imprevedibile regalo pronto per lui), la non più giovanissima Sonja, la sua dipendente Eveliina (cardiopatica promossa ingegnere sul campo), Saara intraprendente donna delle pulizie dell'azienda di Rauno, Kirsti vecchia amica della moglie perseguitata da un ex marito violento, la fidanzata d'un tempo Irja e Ulla-Maija, una vedova sulla soglia dei settanta.
"Aveva compiuto sessan'tanni e coperto di fiori numerose donne, ma ora sentiva il desiderio di ritrovare la cara mogliettina. C'è un tempo per le scorribande per il mondo e un tempo per tornare all'ovile".
Annikka accoglie a braccia aperte un Rauno ripulito e apparentemente sobrio e morigerato, che torna dopo più di 24 ore passate in giro per Helsinki scorrazzato da Sorjonen. Tutto bene quel che finisce bene.
Può arrivare anche un tempo per ripetere questa esperienza, ma non è detto che le cose vadano altrettanto bene per il nostro Rauno... Distribuire doni per Natale alle dieci donzelle a cui il Cavaliere aveva fatto visita e con cui era rimasto in contatto non sarà proprio un'ottima idea.
La leggerezza della scrittura di Paasilinna fa apparire normale anche ciò che normale proprio non è in questo vivace, ricco ritratto di un donnaiolo attempato, generoso quanto egoista. Il gusto del paradosso, dell'eccesso, anziché spiazzare il lettore lo avvolge e lo porta con naturalezza di scena in scena, divertendolo con genialità. Del resto ne Il migliore amico dell'orso ci aveva fatto credere che un orso potesse aiutare nei lavori domestici, come potremmo sorprenderci per qualcos'altro?
Un romanzo che riesce a trasformare in epico divertimento le banali scappatelle di un incallito donnaiolo e fare di un tipo arrogante e vanitoso un intemperante protagonista che si adorerà detestare. E ogni riferimento alle cronache nazionali è puramente casuale.
Al compimento dei sessant’anni il ricco imprenditore Rauno Ramekorpi, fresco di nomina a Cavaliere del Lavoro, organizza una festa nella sua sontuosa residenza. Gli invitati arrivano in processione con regali e fiori e il cocktail passa in doverosa allegria. Ma non appena partito l’ultimo ospite, la beneamata mogliettina Anniki, allergica al polline, prega Rauno di correre alla discarica ed eliminare i meravigliosi bouquet. "Non è un peccato sprecare tanto ben di dio?" gli fa presente Seppo Sorjonen, il taxista tentatore chiamato ad aiutarlo nel triste compito. Non sarebbe meglio approfittare dell’occasione per andare a omaggiare qualche vecchia amica? Comincia allora un avventuroso giro per Helsinki in cui il dongiovanni in frac passa da un’alcova all’altra con il suo mazzo di fiori in mano, una bottiglia di champagne sottobraccio e promesse, promesse, promesse... Tarja, Eila, Tuula, Sonja, Eveliina, Saara, Kirsti, Irja e Ulla-Maija: una svariata galleria di fenomenali rappresentanti del gentil sesso, di ogni età e classe sociale, con mille sorprese in serbo. Ma il dolce epilogo sul talamo è sempre assicurato. Dato il successo dell’impresa, perché non ripetere la tournée anche prima delle feste, nei panni di un improbabile Babbo Natale? Ma il vento pare cambiato: novelle Comari di Windsor, o Streghe di Eastwick, le adorate amichette, scoperto di non essere ciascuna l’unica e sola, hanno deciso di vendicarsi. Ancora una volta Paasilinna riesce a trasformare in epico e a tratti malinconico divertimento le banali scappatelle di un self-made man viziato da un successo dopo l’altro che crede di allontanare la vecchiaia inseguendo una rischiosa giovinezza, un donnaiolo impenitente che si adorerà detestare.
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