Nome d'arte di Elizabeth Winifred Roger, attrice statunitense. Non particolarmente attraente, ma ricca di grazia e sensibilità, dopo una carriera teatrale priva di grandi successi si accosta al cinema con parti di secondo piano. La popolarità giunge con Marty, vita di un timido (1955) di Delbert Mann, con cui vince il premio come attrice protagonista al Festival di Cannes. In seguito si trasferisce in Europa, dove trova un clima più congeniale alle sue possibilità interpretative: è l'infelice e repressa Isabel di Calle Mayor (1956) di J.A. Bardem, la mite Elvia persa nei ricordi di Il grido (1957) di M. Antonioni e la zitella in cerca d'amore in Senilità (1962) di M. Bolognini. Negli anni '60 divorzia da G. Kelly (con cui era stata sposata per diciassette anni) e dirada la sua attività. Interpreta alcuni film alla fine degli anni '80: Discesa all'inferno (1986) di F. Girod, Suspicion (1987) di A. Grive, Betrayed - Tradita (1988) di C. Costa-Gavras. Saltuariamente continua a lavorare per la televisione.