"Attore inglese. I suoi primi successi li riscuote in teatro, esibendosi sia nel registro drammatico, con la Royal Shakespeare Company, sia in quello brillante, nella commedia musicale The Lily White Boys messa in scena da L. Anderson (1960). Sul grande schermo, è nell’ambito del Free cinema britannico, organizzatosi attorno alle produzioni della Woodfall Films, che ha la possibilità di esercitare il proprio talento. Dopo una piccola parte in Gli sfasati (1960) di T. Richardson con L. Olivier, si afferma in Sabato sera, domenica mattina (1960) di K. Reisz, in cui è irresistibile nel ruolo di Arthur Seaton, giovane seduttore esasperato dalla propria condizione proletaria. Incarna poi l’energia e la gioia di vivere in Tom Jones (1963), scatenato film picaresco di T. Richardson, che consacra a livello internazionale sia l’attore sia il regista. In seguito si divide tra attività teatrale e cinematografica. Si impegna anche come produttore: nel 1965 fonda una società, la Memorial Films, che aiuta numerosi giovani cineasti. La sua unica pellicola come regista (da lui anche prodotta) è L’errore di vivere (1968), in cui interpreta il ruolo dello scrittore Charlie Bubbles, felicemente affermato nel lavoro ma fallimentare nella vita di famiglia; il film, giocato sui toni della commedia pur con risvolti amari, vede anche l’esordio di L. Minnelli. Nel 1972 produce e interpreta il primo film di S. Frears, Sequestro pericoloso. Tra le sue interpretazioni più efficaci, sono da ricordare l’Hercule Poirot di Assassinio sull’Orient-Express (1974) di S. Lumet, il vecchio attore di teatro all’ennesima replica del Re Lear in Il servo di scena (1983) di P. Yates, il console ubriaco in Sotto il vulcano (1984) di J. Huston, il vecchio gangster rapito da due scalzacani cui dovrà fare da padre adottivo in Un ostaggio di riguardo (1987) di A. Pakula. Straordinario boss ebreo in Crocevia della morte (1990) dei fratelli Coen, anziano poliziotto alle prese con i problemi del figlio sbandato in Un sogno senza confini (1995) ancora di P. Yates, dà prova di un controllato istrionismo accanto alla splendida J. Roberts in Erin Brockovich - Forte come la verità (2000) di S. Soderbergh e nel ruolo dell’anziano protagonista di Big Fish (2003) di T.?Burton. In seguito è la voce del padre della promessa sposa del protagonista in La sposa cadavere (2005) di T. Burton e lo zio amante del buon vino in Un’ottima annata - A Good Year (2006) di R. Scott; in Onora il padre e la madre (2007) di S. Lumet fornisce una delle sue migliori prove nel ruolo di un disperato e spietato padre tradito."