Attore statunitense. Dopo aver debuttato in alcuni programmi radiofonici come Mercury Theatre on the Air (di O. Welles), nel 1943 esordisce sulle scene teatrali in Kiss and Tell e nel 1947 H. Hathaway gli affida la parte del gangster Tommy Udo in Il bacio della morte, che gli vale una nomination all'Oscar. Biondo, mingherlino e dal mento sfuggente, si specializza in personaggi sadici e nevrotici, interpretando Strada senza nome (1948) di W. Keighley e Mano pericolosa (1953) di S. Fuller. Ma è efficace e convincente anche in ruoli diversi: lo si ricorda ad es. nel ruolo del malinconico fuggiasco di I trafficanti della notte (1950) di J. Dassin o in quello dell'ufficiale sanitario che lotta contro il pericolo di un'epidemia in Bandiera gialla (1950) di E. Kazan. La sua ambivalenza interpretativa si esprime compiutamente anche nel western, dove passa con disinvoltura dal ruolo del villain malvagio e senza scrupoli (Sfida alla città morta, 1958, di J. Sturges) a quello dell'uomo leale e generoso (Il prigioniero della miniera, 1954, di H. Hathaway). Negli anni '60, oltre che in due western di J. Ford (Calvalcarono insieme, 1961, e Il grande sentiero, 1964), si è cimentato con successo nei generi più disparati, passando dalla ricostruzione storica del processo di Norimberga diretta da S. Kramer in Vincitori e vinti (1961) al ruolo di poliziotto cinico e tenace in Squadra omicidi, sparate a vista (1968) di D. Siegel. È stato attivo fino alla fine degli anni '80, interpretando, tra gli altri, Ultimi bagliori di un crepuscolo (1976) di R. Aldrich e Due vite in gioco (1984) di T. Hackford.