Nome d'arte di B. Lynn Herzstein, attrice statunitense. Sogna il cinema fin da bambina e, dopo il tipico percorso degli innumerevoli aspiranti attori cresciuti a Hollywood, riesce a debuttare in un serial televisivo di successo. La prima parte della sua carriera cinematografica è segnata da ruoli eccessivi e di rottura come la intraprendente protagonista di Brevi giorni selvaggi (1969) di F. Perry. Il suo personaggio, per quanto mai convenzionale, si fa più equilibrato con gli anni e svariati ruoli che ne rifiniscono l'irrequieta personalità. Dopo le prove già convincenti in L'inferno può attendere (1980) di J. Berry e Colpo vincente (1986) di D. Anspaugh, arrivano prestazioni di assoluto livello in Hannah e le sue sorelle (1986), opera del filone intimista di W. Allen, in I diffidenti (1987) di A. Kon?calovskij e in Un mondo a parte (1988) di C. Menges. Le due protagoniste di questi ultimi film, rispettivamente una vedova che vive in povertà in una sperduta palude della Louisiana e una madre sudafricana anti-apartheid, le fruttano per due anni consecutivi la Palma d'oro a Cannes come migliore interprete femminile. Dopo la «scandalosa» interpretazione di L'ultima tentazione di Cristo (1988) di M. Scorsese, dove dà vita a una Maria Maddalena sensuale e umanissima, nei film successivi la sua scelta è sempre su storie e su personaggi «difficili», sintomatici di una vocazione artistica riottosa alle convenzioni di genere, come nel caso di La figlia di un soldato non piange mai (1998) di J. Ivory. Nel 2001 è una delle protagoniste di Lantana di R. Lawrence.