Nome d'arte di Aurelio P., attore italiano. Dopo anni di cabaret di stampo surreale con l’amico R. Pozzetto, esordisce sul grande schermo nel 1976 senza destare molto interesse nel grottesco Cuore di cane di A. Lattuada. Trasformato in macchietta ingenua, nei pochi film successivi ricopre ruoli minori spalleggiato da Pozzetto: da Luna di miele in tre (1976) di C. Vanzina a Bruciati da cocente passione (1976) e Io tigro, tu tigri, egli tigra (1978) di G. Capitani. Migliore occasione trova forse con una piccola parte nel drammatico Evelina e i suoi figli (1990) di L. Giampalmo accanto a S. Sandrelli. Nel 2004 interpreta il padre di F.?Volo in La febbre di A.?D’Alatri.