"Propr. Gaetano C., attore e regista italiano. Puparo e attore di strada, si trasferisce a Roma e comincia a frequentare i set, manifestando una naturale vocazione al ruolo di caratterista. A metterlo in luce è il piccolo mafioso Zecchinetta ne Il giorno della civetta (1968) di D. Damiani, autentica epifania di una faccia – i baffoni neri, il colorito olivastro, l’espressione arcigna – che gli guadagna decine di partecipazioni a film polizieschi e comici (spesso alla corte di A. Sordi come ne Il medico della mutua, 1968, di L. Zampa e Detenuto in attesa di giudizio, 1971, di N. Loy). Icona di una Sicilia profonda, riscoperto da G. Tornatore (Nuovo cinema Paradiso, 1988; L’uomo delle stelle, 1995), nel pieno della carriera tenta anche la via della regia, senza troppa fortuna, seguendo le mode del momento (il thriller Il vizio ha le calze nere, 1975; il poliziesco No alla violenza, 1977)."