L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Grande affresco sugli anni 70 e 80 visto dalla parte di un protagonista newyorkese, prima bambino e poi adolescente...ma se fosse stato ambientato a Genova (dove personalmente, negli stessi anni, ho vissuto situazioni simili, compreso il conflitto razziale, non tra bianchi e neri ovviamente ma tra locali e terroni) il risultato non sarebbe diverso. A testimonianza di quanto noi italiani dobbiamo alla cultura e in generale al modo di vivere degli americani: stessi riferimenti musicali (magari da Lethem vissuti e visti da vicino, da me e dai miei amici piu' mediati dagli stereo, dai primi video...), stessa infatuazione per gli eroi Marvel, medesime dinamiche genitori-figli (anche se a NY c'eran piu' freakettoni...), simili difficili e controversi rapporti tra amici, quasi amanti, servi e padroni che mi ha appassionato piu' di quanto mi sarei potuto aspettare. Non gli do 5 pallini solo perche'non voglio farmi influenzare dall'esagerato coinvolgimento emotivo e perche', sinceramente, la parte finale non mi ha entusiasmato, anzi mi e' sembrata un po' buttata via... In ogni caso UN GRANDE ROMANZO AMERICANO, l'ennesimo!
Sogno. E' la parola chiave della bellissima storia che Lethem ci racconta parlandoci trasversalmente anche dell'America e degli ultimi anni del millennio. Sogno Americano? Anche se l'America è sempre sullo sfondo quello che ci viene messo davanti è però il "sogno umano", quelle ultime parole del libro che sono, per me, la chiave di decifrazione di un percorso attraverso cui ci conduce Dylan, il protagonista. Il sogno (illusione, speranza?) di poter vivere in uno "spazio intermedio" in cui non esistono le durezze della realtà, il razzismo, la povertà, la violenza. Un sogno che lui prova, senza riuscirci, a far diventare reale, inventandosi un supereroe che sconfigge le ingiustizie, emanazione dei suoi sogni a fumetti. E poi la fuga nelle droghe, la madre "granchio che fugge" verso il suo sogno di utopia, il padre pittore di un'opera che non finirà mai per il suo sogno di artista; anch'esse fughe dalla realtà, dura o solo banale. Alla fine Dylan capisce di essere stato "incapace di cantare e di volare, per limitarmi a compilare e a collezionare, a scolpire statue dei mie amici perduti, attori della vita reale, nella mia Fortezza della Solitudine. A vedere il mondo attraverso le note di copertina". Lo "spazio intermedio" che si è creato, unico sollievo alla sua difficile infanzia, alla crescita complicata nella dura Brooklyn, alla difficoltà di avere rapporti veri, è pagato però duramente dalla consapevolezza di non aver vissuto. Da questa consapevolezza nascerà una nuova vita? Non ci viene detto ma il personaggio è a suo modo positivo e una speranza, secondo me, si intravvede. Un libro intenso, scritto benissimo, pieno di personaggi ognuno con il peso della sua storia; un racconto in cui forse si può trovare qualcosa delle "vite a metà" del tempo che stiamo vivendo. Un libro che consiglio.
Di molti romanzi si dice che sono capolavori. Di alcuni romanzi lo si può dire a ragion veduta, perché li si è letti. Io non solo l'ho letto; lo rileggo e credo proprio che me lo rileggerò. E per me è e resta un capolavoro, anche se per entrarci dentro ci vuole tempo (anche per le dimensioni). La storia potrebbe essere semplicissima, quasi banale: due ragazzini, Dylan e Mingus, crescono insieme in un quartiere di Brooklyn. Uno è bianco, l'altro nero. Uno è imbranato, l'altro sveglio. Uno non capisce bene che sta vivendo in un ghetto, l'altro l'ha capito benissimo. Eppure sono in serbo per entrambi destini ben diversi, per niente prevedibili date le premesse. Attorno ai due protagonisti, New York negli anni Settanta e Ottanta, mentre la musica passa dal soul al punk e alla New Wave, mentre la controcultura muore in un diluvio di droghe (tra cui la grande novità del crack), mentre i quartieri neri diventano sempre più desolati. Lethem non solo sa raccontare l'infanzia da dentro, sa anche farci avvertire la storia che cammina inesorabile e che si porta appresso tutti, spietatamente, inarrestabilmente. Per questo una volta si parlava di grande romanziere, e sarebbe il caso di usare il termine anche oggi. Se non dobbiamo rimpiangere i Flaubert e i Tolstoj, lo dobbiamo anche a questo scrittore quarantenne che parla di Talking Heads, di fumetti Marvel, di Guerre stellari, e di scritte sui muri. Della nostra vita, parla, e pochi sanno farlo come lui.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore