L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2016
Promo attive (0)
Ok, questo è un disco bellissimo. Giuro. E non lo dico solo perché sono un nostalgico del cazzo e i Dinosaur Jr sono stati uno dei gruppi che meglio ha scandito la mia adolescenza fino ad accompagnarmi all’età adulta.
Il motivo non è quello e vi prego di credermi: Give a Glimpse of What Yer Not è un disco figo anche se si hanno solo vent’anni e un po’ di curiosità per capire com’è che va affrontata quella faccenda che una volta si chiamava indie rock e adesso pure, anche se non è più la stessa cosa. Perché non è più la stessa cosa, lo sappiamo, e quella che un tempo era di moda chiamare musica alternativa ora è diventata il classic rock dei nostri figli, roba fuori moda, che non rappresenta lo spirito del momento, ma pure terribilmente genuina e onesta.
E se in giro per il mondo continuano a esistere gruppi di ventenni che vanno in sala prove con l’idea di suonare questa roba e poi finire regolarmente a calcare i palchi dei grandi festival del globo, il merito è proprio anche di gente come i Dinosaur Jr. Gente che aveva smesso di suonare insieme ed è tornata a farlo più o meno per soldi e che poi non si è più fermata. Da quando J Mascis, Lou Barlow e Murph hanno ricominciato a fare musica insieme sono passati più di dieci anni e quattro album, quattro album in cui i Dinosaur Jr. hanno ripercorso la loro carriera precedente senza cercare mai di “suonare nuovi”, ma provando semplicemente a fare la loro cosa nel loro modo. Ci sono più o meno riusciti a fasi alterne, ma adesso finalmente ci siamo: se questo disco dovesse rappresentare il capitolo definitivo della loro carriera, non storcerà il naso nessuno. Perché è perfetto così: con le canzoni suonate a mille all’ora, con Lou Barlow che scrive i suoi pezzi migliori dopo un sacco di tempo, Murph che picchia duro e una pioggia d’assoli di quelli che così solo J Mascis. Tutto al posto giusto, tutto come deve essere. Con buona pace di quei famosi ventenni che dischi così forse ancora se li sognano di notte. Voto 4/5
Recensione di Emiliano Colasanti
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore