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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
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Libro vincitore del Prix Chateaubriand 2018 e del Prix de l'Académie des Littératures 2019.
«Gabriele D'Annunzio ha certo fatto di tutto per inseguire lo scandalo e il successo, prima, e suscitare l'irrisione e il misconoscimento, poi. Ma ha sempre perseguito, senza deviare, l'unico obiettivo che si era prefisso: l'attiva, combattiva, proteiforme, insaziabile trasformazione poetica dell'esistenza»
Era bianco come la neve, impomatato, immacolato nell’abito e nella persona, con un guardaroba che uguagliava quello del principe di Galles, e una calvizie precoce che ne fece, con l’età, un «piccolo idolo d’ebano dalla testa d’avorio» (Marinetti). Di statura modesta, aveva la fronte alta, volitiva, il naso dritto, ma «lo sguardo e la bocca così deboli, completamente abbandonati alle fatalità e alle passioni». Nell’aspetto, non tradiva alcunché del poeta o dell’artista, ma, stando alle parole di Romain Rolland che lo detestava, «sembrava un addetto d’ambasciata molto snob». Scandali, duelli, separazioni accompagnate da tentativi di suicidio e da soggiorni all’ospedale psichiatrico suggellavano puntualmente i suoi numerosi amori. Lettore onnivoro, era un cesellatore del plagio capace di prendere tanto dai classici quanto dalle tendenze e dagli stili alla moda. Un avventuriero, dunque? Un fatuo Narciso che le bizzarre circostanze dell’epoca elevarono a «scrittore più celebre al mondo», oggetto di ammirazione di Thomas Mann, D.H. Lawrence, Pound, Hemingway, Brecht e Borges? Cercando l’uomo al di là del personaggio che lo occulta, Maurizio Serra mostra, in questa imponente biografia, come Gabriele D’Annunzio non sia stato affatto un frivolo esteta che indossava di volta in volta i panni del poeta, del seduttore, dell’uomo d’azione, del condottiero. «È stato, dall’inizio alla fine, un poeta dell’azione, un aedo epico portato alle stelle dal movimento esistenziale, paralizzato dal decadimento, ucciso dall’inerzia», un cultore dell’opera d’arte totale wagneriana il cui coerente, intimo scopo era «riproporre il vate dantesco, guida lirica e sacerdotale della nazione». Non un avventuriero, dunque, ma un principe dell’avventura, «precursore e fratello maggiore dei Lawrence d’Arabia, Saint-Exupéry, Malraux e Romain Gary».
Indice
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Cosa dire, il nome è una garanzia: Maurizio Serra, Stile impeccabile, attenzione alla ricerca storica e documentaria, scrittura accattivante e fluente. Leggetelo, per immergervi nel lato più "politico" di D'Annunzio, e per scoprire un autore d'eccezione. Consigliatissima anche la sua biografia su Curzio Malaparte, altro autore da riscoprire.
Quando si entra al Vittoriale, sulle sponda lombarda del lago di Garda, si avverte immediatamente la forte presenza di contrasti. Eppure è stata la casa di uno degli artisti più affascinanti del 900, egogentrico e bizzarro, e allora perché c’è rigore, senso di quiete, armonia? Uno spazio enorme con un giardino gigantesco eppure una casa piccola, nascosta , minuscola. Mi è bastato entrare nel piccolo ingresso per essere investita di tutto il fascino che aleggia al suo interno, D’annunzio è ovunque, nelle luci, nei dipinti e nelle piccole chincaglierie che trionfano in ogni stanza, la soffocano e la abbelliscono divinamente Questo è uno dei pochi libri che gli rende onore, che non lo confina al suo essere eccentrico, alle sue conquiste amorose, questa bellissima biografia ci restituisce il genio artistico, lo scrittore, il visionario Un viaggio imperdibile e meraviglioso tra le gesta di un pensatore straordinario, l’immaginifico per eccellenza Memento audere semper!
Sulla figura di questo simbolico scrittore, e non solo, di inizio Novecento si sanno ormai tantissime cose. Questo testo approfondisce la vita molto spesso sopra le righe, spinta all’eccesso, che D’Annunzio ha amato vivere. L’alone di fascino che gira attorno alla figura del poeta è tutta raccolta qui e Maurizio Serra è stato capacissimo di scrivere una biografia molto interessante che non annoia con le sue “nozioni” storiche. E’ quasi un romanzo. Scorrevole quanto basta per appassionarci alle numerose sfaccettature di D’Annunzio. Consigliato.
Recensioni
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