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Molto al di sotto di Anatomia di un istante, ma sulla stessa linea che bordeggia gli spettri che si agitano ancora nella storia spagnola. Un buon libro, ma forse tirato un. po' troppo per i capelli e per le lunghe.
Un affascinante libro che non si lascia inquadrare allʼinterno di un genere letterario. Lʼautore stesso lo definisce più volte «romanzo senza finzione» o «racconto reale», ma in realtà esso è anche biografia (quella dellʼimpostore che dà il titolo allʼopera), autobiografia (di parte della vita di Cercas) con incorporata autoanalisi, saggio storico (sulla storia di Spagna dalla Seconda Repubblica alla data di uscita del libro), saggio filosofico (sullo statuto gnoseologico della verità e della menzogna e sulla differenza tra memoria e storia), saggio letterario (in particolare sul «Don Chisciotte»). Soprattutto, abbiamo a che fare con un originale meta-libro, costruito anche con la puntuale rendicontazione che lʼautore dà del suo farsi, cioè del suo nascere, crescere e giungere a compimento: senza trascurare i numerosi e persistenti rovelli che hanno tormentato Cercas nellʼelaboratissima stesura del testo, più volte rinviata ed anzi anche messa da parte, per fortuna non definitivamente. Tra le tante tesi che hanno suscitato il mio interesse cʼè quella che vede ipoteticamente un «impostore» in ciascuno di noi, non soltanto in quellʼEnric Marco che, probabilmente per lʼincapacità di accettare di rimanere nellʼanonimato e di vivere la propria esistenza nel grigiore della mediocrità (o presunta tale: deve ritenersi grigio e mediocre un uomo che, pur senza godere di alcuna celebrità, conduca una vita onesta e laboriosa, circondato dai propri affetti?), finse con successo di essere stato internato in un campo di concentramento nazista, diventando per qualche tempo, fino allo smascheramento da parte di uno studioso, una sorta di Liliana Segre di Spagna, continuamente invitato a parlare ai giovani ed a fornire loro il proprio «fulgido» esempio: giacché, in qualche modo, magari senza gli eccessi di Enric Marco, tutti reinventiamo il nostro passato e lo nobilitiamo, allo scopo di renderci più degni di stima ed ammirazione al cospetto degli altri ed ai nostri stessi occhi.
Quando leggo Cercas sai benissimo in cosa ti imbatti Narrazione fedele sei fatti priva di qualsiasi commento o giudizio rimesso totalmente alla discrezione del lettore Non conoscevo la storia del protagonista ma Cercas mi ha portato per mano nella ricostruzione dei fatti e soprattutto nella psicologia del soggetto protagonista Su questo è una garanzia
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