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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2016
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Leo Malinverno ce la mette tutta per comportarsi da anaffettivo sciupafemmine, ma non ce la fa. Ha numerose avventure sessuali e una corte di amiche vagamente innamorate di lui, del resto è pure bellissimo, ma al primo inciampo si svela il sentimentale che è. Dalle amanti è piuttosto usato, e poi è innamorato della raffinata Viola Ornaghi. La ama come si ama nel rifiuto (per il momento) patito, spostando il problema e ravanando altrove. Tuttavia non è certamente la sovrabbondanza del cuore a caratterizzare il giornalista investigativo nato dalla penna di Mariano Sabatini. Malinverno è un mastino che fiuta la pista e non molla la presa sugli indizi. Acuto, veloce di pensiero, propenso alle alzate d'ingegno, spudorato e invadente (ma adorabilmente), riesce a connettersi alle parti profonde dei testimoni, sintonizzandosi sulle loro frequenze per estorcere le informazioni più delicate, dolorose o imbarazzanti. È, in altre parole, un cronista dal quoziente emotivo elevatissimo, oltre che dall'acume infallibile. Leggendo "L'inganno dell'ippocastano", si fatica a credere di avere tra le mani il primo noir non solo della serie, ma della produzione di Mariano. La prosa fluente, l'immaginario potente, l'abilità di rendere Roma con uno sguardo trasversale che ne coglie tutti gli incastri, dalla politica corrotta e collusa con la malavita ai segreti inconfessabili dell'alta borghesia e alle disperazioni di certe periferie esistenziali, sono prove convincenti di un talento narrativo potente e spontaneo. Il Crime, s'è detto, è un contenitore di generi che declinano variamente le riflessioni scaturite dall'elemento di rottura per eccellenza: l'omicidio. Senza soffermarmi a disquisire di una materia incandescente e oggetto di stimolante diatriba tra gli stessi scrittori, mi sento di affermare che la produzione di Sabatini è volta a scavare, in punta di penna, nella scaturigine del male animico, da cui esalano conseguenze che rimbalzano fino alle stanze occulte del potere.
L’affascinante Malinverno, giornalista onesto ed umano, ci accompagna nella soluzione di questo giallo appassionante. Sullo sfondo di una Roma corrotta su cui si stagliano storie individuali, microcosmi, che offrono un realistico spaccato della società civile. Consigliatissimo!
Al di sotto delle aspettative. La vicenda sembra ingarbugliatissima per risolversi, poi, in una banale vicenda familiare.
Recensioni
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