(Berlino 1874 - Seeheim, Costanza, 1969) scrittore tedesco. Figlio di un ministro prussiano, ufficiale, esordì come poeta nel 1896 con Viaggio di primavera (Frühlingsfahrt). Considerato talvolta un rappresentante del neoclassicismo per la sua dichiarata avversione al naturalismo, pose al centro della sua ricerca letteraria la verità che si incontra al confine tra realtà e sogno. Tra i suoi drammi ricordiamo: L’ebreo di Costanza (Der Jude von Konstanz, 1905); La gara con l’ombra (Der Wettlauf mit dem Schatten, 1921), in cui un personaggio creato dalla fantasia di un artista prende corpo nella realtà quotidiana; e Claudia Colonna (1941). Ma la produzione di S. comprende anche volumi di narrativa, come il romanzo occultistico Perpetua (1926), volumi di ricordi e opere autobiografiche, raccolte poetiche (Anni di vita, Lebensjahre, 1939; Sotto le stelle, Unter den Sternen, 1963), aforismi e saggi (Il caso e il destino, Der Zufall und das Schicksal, 1935 e 1950; Il mio teatro, Mein Theater, 1964).